Che cosa farà adesso il nuovo Governo contro l’inflazione e gli stipendi? Alzi la mano chi almeno una volta, da lunedì mattina, non si è fatto questa domanda. Bisogna ammettere che, aldilà delle preferenze, tutti gli italiani che sono andati a votare il 25 settembre ora sono davvero curiosi di capire le mosse del governo su alcuni temi davvero scottanti e popolari. I forti rincari, che stanno impoverendo le famiglie, le pensioni, gli stipendi che non riescono mai a raggiungere i livelli europei e non sono in grado di stare al passo con gli aumenti, sono solo alcuni dei temi clou su cui il governo dovrà trovare soluzioni.

E soprattutto priorità. Le ricette del nuovo governo, a tal proposito, fanno leva sull’aumento della capacità di spesa degli italiani schiacciati dall’inflazione ma con molti ostacoli come il covid e la guerra in Ucraina.

Le priorità del nuovo governo: inflazione, rincari prezzi bollette e pensioni

Tra i problemi più gravi che il governo dovrà affrontare figura sicuramente l’inflazione e i rincari dei prezzi, ormai arrivata all’8,4% ad agosto. I rincari per la spesa, invece, hanno raggiunto il 10%. Come farà il governo a superare questo scoglio?
C’è poi il tema pensioni da affrontare. Alla fine del 2022 scade Quota 102 e i sindacati vogliono una maggiore flessibilità ossia la possibilità di andare in pensione a 62 anni o con 41 anni di contributi.
Tra le priorità del governo, anche l’azzeramento dell’Iva per i beni di prima necessità e lo scostamento di bilancio ossia un nuovo debito per sostenere famiglie e imprese. A tal proposito, il centrodestra si dice prudente ma c’è anche chi chiede subito lo scostamento di bilancio. C’è poi il tema bollette, molto caldo in questo periodo. Tutti gli interventi messi in atto finora non hanno dato i frutti sperati. Ecco perché si attendono nuove mosse.

Rincari benzina e stipendi

Allo stesso modo, il tema dei rincari della benzina è tra i più urgenti. Molto probabilmente ci sarà una nuova proroga dello sconto di 30 centesimi al litro per tutto ottobre. Quello che succederà dopo è ancora un mistero.
Nell’agenda del nuovo governo anche gli Extra profitti e alcuni temi fiscali come la delega fiscale da recuperare e la riforma del catasto.
Occhi puntati sul tema lavoro e stipendi, ma anche le aziende in crisi. A causa del caro bollette, sono migliaia le realtà italiane a rischio, da qui la necessità di sostenere l’occupazione e affrontare il tema della precarietà, ma anche detassare gli aumenti e rinnovare i contratti. Non da meno, si punterà alla possibile riforma del reddito di cittadinanza e il salario minimo da sempre chiesto a dalla sinistra. Lo scopo è uscire da questo buco nero in cui sono cadute milioni di famiglie a causa dell’inflazione. Ci riuscirà?
Il nuovo governo dovrà anche occuparsi del super bonus edilizio al 110% per capirne il destino e la revisione del PNR. C’è poi la questione Ita e quella legata al tetto alle tariffe energetiche per i trasporti pubblici fino alla discussione della rete Unica. Insomma, una bella lista di priorità per l’esecutivo.