L’allarme rincari dei prezzi continua senza sosta. Ormai è difficile incontrare persone che non si lamentano o che non sostengono di essere in difficoltà. Basta camminare per strada per rendersi conto della situazione, davvero esasperante, che un pò tutti stiamo vivendo sulla nostra pelle. Fino a pochi mesi era la pandemia di covid-19 ad occupare tutte le prime pagine dei giornali, ma anche il tema più discusso in famiglia o tra amici. Ora si parla solo di rincari e di quanto costa fare la spesa: “Guarda quanto è aumentato questo. Prima il pane costava 2 euro adesso lo pago 3 euro. Non parliamo della frutta. Tra poco bisognerà mettersi a dieta per risparmiare”.

Questa è solo una delle tante esternazioni che si possono ascoltare parlando con altre persone.

Ma davvero la situazione è così tragica? Forse dire tragico è un pò forte ma sicuramente non stiamo vivendo un bel periodo. Anche la Coldiretti, nell’ultima indagine, ha appurato che almeno il 51% degli italiani ha tagliato la spesa nel carrello. Tutta colpa della guerra in Ucraina e di tutti quegli effetti a catena che poi si sono avuti: è aumentato il carburante, poi le bollette di luce e gas e di conseguenza anche la spesa alimentare.

Rincari prezzi, ecco a cosa rinunciano le famiglie quando fanno la spesa

Chi non ha ridotto il numero di prodotti acquistati, ha dovuto ridurre la qualità. Almeno il 18% dei cittadini ha affermato che a causa dei forti rincari ha dovuto cambiare abitudini di acquisto e comprare prodotti alimentari meno cari. Solo per il 31% non è cambiato niente rispetto a prima. E questo già la dice lunga su come l’inflazione ci stia facendo vivere uno dei periodi più brutti di sempre. L’indagine sottolinea che gli italiani, vittima della caro prezzi, hanno cambiato modo di fare la spesa, scegliendo supermercati meno cari o cercando offerte e promozioni.

Questo, però, sembra non bastare. Coldiretti ha sottolineato che, anche con le promozioni, le famiglie hanno speso il 3% in più contestualmente al 3% circa in meno di prodotto acquistato. Insomma, oltre il danno la beffa.

Ad avere la meglio, sono in ogni caso i discount, che hanno aumentato le vendite del 9% mentre parlando di quei prodotti per cui è stata tagliato l’acquisto, la scelta è ricaduta su frutta e verdura. E non bisogna biasimare chi ha fatto questa scelta, considerando a quanto sono arrivati a costare.

Per il futuro più di 2,6 milioni di persone a rischio povertà

Il futuro non sembra promettere nulla di buono. A causa dei rincari dei prezzi a rischio ci sono almeno 2,6 milioni di persone che ad oggi devono chiedere aiuto per mangiare. Numeri destinati a salire. In autunno, oltretutto, la situazione potrebbe esplodere andando a colpire la filiera agroalimentare e di conseguenza i 4 milioni di lavoratori impiegati. Leggendo l’indagine di Coldiretti ci si rende conto che siamo tutti nella stessa barca e che saranno mesi duri nonostante le buone intenzioni.