Da mesi si va ripetendo che per le famiglie italiane il peggio deve ancora arrivare. L’autunno è arrivato, l’inverno a breve, e l’inflazione non accenna a diminuire. Qualche buona notizia sembra stia arrivando dal gas, con l’Arera che rivedrà al ribasso i prezzi per la prima volta dall’inizio dell’Ucraina, ma evidentemente non basta. Infatti, basta andare nei supermercati italiani per vedere che tutto è davvero caro, difficilmente si riesce a fare la spesa e spendere la stessa cifra di prima, ma almeno 1′-15 euro in più ogni volta.

E il salasso non riguarda solo il cibo.

L’Unione Nazionale Consumatori, sulla base degli ultimi dati Istat, ha elaborato una classifica dei rialzi dei servizi e dei prodotti alimentari. Tra i servizi, a subire il rincaro maggiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è l’energia elettrica. Per quanto riguarda invece i prodotti alimentari, al primo posto l’olio.

Rincari e inflazione, i 3 servizi che sono rincarati di più per colpa dell’inflazione

Iniziamo dai servizi, cioè dai prodotti non alimentari. Al primo posto c’è dunque l’energia elettrica, con una distinzione però: l’energia del mercato libero, che segna un rialzo di oltre 136 punti percentuali. Va meglio invece per le famiglie che sono ancora nel mercato tutelato, dove l’aumento del prezzo si attesta al +57%.

In soldoni, una famiglia che ha stipulato un contratto con il mercato libero vede aumentare la spesa fino a 863 euro in un anno. Chi invece a suo tempo ha sottoscritto un’offerta con il mercato tutelato, spende 362 euro in più, quindi meno della metà.

Sul podio dei servizi più rincarati rispetto a settembre 2021 ci sono i biglietti aerei, che salgono in seconda posizione. L’incremento su base annua dei biglietti dei voli europei è del 128%, contro il +97,4% dei voli intercontinentali.

Terzo il gas di città.

Anche in questo caso però va fatta una distinzione tra mercato libero e mercato tutelato: nel primo gli aumenti sono stati maggiori che nel secondo, con un rialzo di +63% contro il 43%. Si conferma quindi la penalizzazione per chi ha scelto il mercato libero anziché restare in quello tutelato.

I 3 prodotti alimentari che paghiamo di più rispetto a un anno fa

Sul gradino più alto del podio dei rincari troviamo l’olio (non quello di oliva però). Si tratta del prodotto alimentare a vedere il suo prezzo aumentare più di tutti, fino al 59% in più. Al secondo posto il burro, in vendita al supermercato con un prezzo superiore al 38% rispetto a dodici mesi fa.

Completa la classifica dei tre prodotti alimentari più rincarati in un anno il riso, con un aumento del +26%.

Alla luce di questa situazione, gli italiani si augurano che il nuovo governo possa intervenire in maniera decisa contro i rincari dell’ultimo periodo. D’altronde, è anche la promessa fatta agli italiani da Fratelli d’Italia, il partito più votato alle ultime elezioni politiche.