Ormai l’allarme rincari luce e gas ha preso letteralmente gamba. Non si parla di altro. Fino a pochi mesi fa era la pandemia di covid il problema numero da affrontare. Ora i costi spropositati di luce e gas sono diventati lo spauracchio delle famiglie. Difficile osservare qualcuno immune dai rincari. La bolletta è diventata oggetto di discussione anche dal parrucchiere. Scontato dire che quasi tutti sono esausti e vorrebbero capire quando tutto ciò avrà una fine. Con il nuovo piano di razionamento gas, che prenderà vita a fine mese, gli italiani saranno chiamati a tenere il riscaldamento di un grado più basso e un’ora in meno.

Questo piano potrebbe già rappresentare un passo avanti per risparmiare e pagare meno in bolletta.

Nel frattempo, mentre le famiglie e i negozi sono letteralmente terrorizzati dagli aumenti, anche per i condomini è in arrivo un vero e proprio salasso. Si rischia un rincaro del 300% e gli amministratori hanno lanciato il loro grido di aiuto tramite l’associazione Consumerismo No profit.

Allarme rincari gas anche nei condomini, la morosità e l’aumento del 300% diventano il nuovo spauracchio

Il problema numero uno rimane quello della morosità che mette a rischio il rinnovo dei contratti. Abbondano i condomini che non sono in regola con i pagamenti. La conseguenza più temibile è legata alla chiusura del contatore condominiale dell’impianto termico centralizzato. Il problema è più sentito di quanto si possa pensare. Quanti condomini non pagano le spese ogni anno? I numeri parlano chiaro, una marea. Il problema numero due è legato ai forti rincari, che possono arrivare anche al 350%.

Cosa possono fare i condomini

Alcuni operatori per evitare di dichiarare il default tecnico, hanno deciso di recedere in anticipo dai contratti sottoscritti e chiedono anche delle nuove garanzie. Ad esempio, c’è il caso emblematico di un operatore – come scrive Il Corriere della Sera – che ha chiesto una garanzia di 30mila euro per evitare “l’interruzione della fornitura entro 15 giorni”.

Ecco perché, in questo momento di forte difficoltà, chi ha un Isee inferiore a 12mila euro può accedere al bonus gas. Si tratta di un modo per superare questo momento difficile. I

Il caso dei condomini sembra solo la punta dell’iceberg. Tutto aumenta, tutto costa di più. Il timore maggiore è che neppure il piano gas in arrivo da ottobre potrebbe bastare a risolvere almeno una piccola parte dei problemi attuali. Di recente, si è parlato anche dei rincari riferiti ai trasporti. E’ come un effetto a catena. È molto difficile trovare un settore in cui gli aumenti non hanno colpito a causa del caro gas e luce. L’esempio dei condomini è solo uno dei tanti.