Il piano di razionamento gas voluto dal Governo è stato ufficializzato e sarà realtà da fine settembre. Nonostante tutto, nella confusione generale, capita ancora di sentire cittadini che non hanno capito cosa dovranno fare e in particolare temono i famosi controlli sui riscaldamenti: “Ma allora controlleranno o no se ho abbassato il termostato? E come? Qualcuno busserà alla porta? Faranno delle multe?”. Il tono delle domande è più o meno questo. Come abbiamo visto il piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale voluto dal ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, prevede che da fine mese bisognerà mettere in atto dei comportamenti per risparmiare i consumi.

Se a livello individuale sarà il singolo cittadino a dover seguire dei consigli su come gestire il consumo di gas a casa, alcune regole generali sui riscaldamenti sono più rigide.

Piano razionamento gas e riscaldamenti di 1 grado in meno, chiarimenti sui controlli

Nel nuovo piano gas, si prevede, ad esempio, che il termostato dovrà essere abbassato di 1 grado, l’accensione scatterà 8 giorni dopo in base alla fascia di appartenenza della città in cui si vive e bisognerà tenerlo acceso un’ora in meno al giorno. Gesti che all’inizio possono infastidire gli italiani, che intanto stanno pagando bollette sempre più care. Dopo un breve recap su cosa prevede il piano gas, cerchiamo di chiarire cosa succederà per i controlli.

Da quanto si apprende non sono previsti controlli a tappeto ma saranno controllate le reti di distribuzione cittadine. Poi si prevedono anche delle verifiche a campione su edifici pubblici e locali commerciali. Insomma, nessuno busserà alla porta, anche se all’inizio si parlava di controlli mirati negli stabili con riscaldamento centralizzato.

Nessuna multa ma monitoraggio attraverso le reti di distribuzione

La cosa positiva è che non sono previste multe nel nuovo piano di razionamento gas. In merito all’accensione un’ora in meno al giorno, la riduzione non dovrebbe riguardare le utenze sensibili come case di cura e ospedali.


Nessun controllo casa per casa ma piuttosto a campione nei locali commerciali e nei punti dove sono previsti grandi consumi. Tra le novità citate dal governo, spicca una sorta di monitoraggio attraverso le reti di distribuzione di gas cittadine. In pratica si cercherà di carpire la risposta dei cittadini usando “i dati orari di prelievo ai punti di connessione” come anticipa Il Corriere.

In sostanza, nessuna sanzione sarà prevista, ma il governo vuole scommettere sulla sensibilizzazione del singolo cittadino, cercando di coinvolgere le persone in campagne ben mirate. Almeno in merito ai controlli, insomma, gli italiani possono tirare un sospiro di sollievo. La speranza è che la situazione non peggiori e non toccherà accettare altri drastici razionamenti in vista dell’inverno. Uno scenario che adesso possiamo scongiurare.