Oltre che col caldo record, l’Italia deve fare i conti anche con l’inflazione, mai così alta come quest’anno, con un rincaro generalizzato dei prezzi. Il Sole 24 Ore, dopo un’analisi dei dati Istat, ha costruito una mappa dove vengono segnalati i principali rincari in Italia. Dopo una rapida occhiata, ci si accorge che gli aumenti sono diversi da città a città. Ecco solo alcuni esempi.

Inflazione record: la mappa dei prezzi in Italia

Energia elettrica e gas: rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a Bolzano le bollette di luce e gas sono raddoppiate (+100%).


Servizi di trasporto: a Messina prendere l’autobus, il tram, il treno o il taxi costa in media il 36,1% in più rispetto a un anno fa; a Lodi e Bergamo, invece, i prezzi sono addirittura diminuiti di oltre il 2%.
Giornali e libri: tra le città dove si è registrato il maggior rincaro segnaliamo Trento, con un aumento di quasi il 5% rispetto a dodici mesi fa.

Rincari prodotti alimentari

Medicine: rispetto agli altri prodotti e servizi, i medicinali e i prodotti farmaceutici non hanno risentito dell’inflazione. La provincia dove è stato registrato l’aumento più alto è Imperia (+1%), mentre prezzi in diminuzione nella provincia di Terni.
Smartphone e computer: tra i pochi prodotti a salvarsi dall’inflazione, anzi ad andare in controtendenza, si annoverano i dispositivi elettronici. L’aumento più alto è a Cesena (+0,6%), mentre a Roma i prezzi sono scesi del 9% rispetto allo scorso anno.
Hotel: le strutture alberghiere sono quelle che hanno subito più rincari. A Torino una prenotazione costa il 40% in più rispetto al 2021. Non mancano però nemmeno le eccezioni, come ad esempio a Venezia, dove un albergo costa il 17,5% in meno.
Elettrodomestici per la casa: a Piacenza il rincaro maggiore (+3,9%), mentre a Bari i prezzi sono diminuiti del 2,7%.
Prodotti alimentari: a Palermo i prodotti alimentari sono aumentati di oltre il 10%.

Milano è invece all’ultimo posto per i rincari (+4,8%).