Pensavamo che passata l’estate quei fastidiosi rincari che ci hanno accompagnato nei mesi scorsi diventassero un ricordo. E invece no. Sono andata al supermercato e ho constatato che frutta, verdura, ma anche pane, pasta e carne costano sempre di più. Anche il carburante è nuovamente aumentato da qualche giorno a questa parte. Lasciamo stare le bollette. Immagino quanti di voi non si saranno messi le mani nei capelli nel momento dell’apertura della busta ricevuta dall’azienda fornitrice del gas o dell’energia.
I rincari in vista per l’autunno ci faranno sborsare almeno 250 euro in più al mese
Secondo la nota associazione, da settembre a novembre, i prezzi della spesa alimentare arriveranno ad incrementi del 10% su base annua. Questo significa almeno 16 euro in più ogni volta che si va a fare la spesa rispetto allo scorso anno. Ci vuole poi un attimo a fare i conti del totale mensile. Chi va al supermercato una volta a settimana, arriva a spendere 60 euro in più al mese solo per i beni alimentari. E non è finita. Anche per le bollette si attende una vera e propria stangata. Arera ha già comunicato che da ottobre, a causa dell’aggiornamento delle tariffe e il rialzo delle quotazioni, anche le fatture di luce e gas subiranno un salasso: +15% per la luce e del +20% per il gas, quindi +965 euro a famiglia all’anno rispetto al 2021.
Dalle bollette, benzina, spesa, scuola e mutui sarà un salasso fino a novembre
Anche la benzina e il diesel ora costano di più. Fino al 20 settembre ci sarà lo sconto taglia accise a dare una mano, che garantirà un taglio di 30 centesimi.
Aumenti netti anche per i libri. Un vero e proprio carico da novanta per le famiglie. Sempre Unione nazionale consumatori ha fatto una stima di quanto spenderanno in più le famiglie italiane a causa dei rincari. Solo per luce e gas si parla di 250 euro in più al mese. Il presidente dell’Unione nazionale consumatori Massimiliano Dona ha così chiesto degli interventi urgenti:
“Urgono nuovi interventi da parte del governo, con stanziamenti ben superiori a quelli inseriti nel decreto Aiuti. Andiamo incontro a una stangata rispetto allo scorso anno”
Alla cifra indicata bisogna aggiungere i costi per la spesa e il carburante. Non è quindi difficile notare come una famiglia media si ritroverà a dover sborsare molto di più rispetto ad un anno fa. In tutto ciò gli stipendi non crescono e le famiglie sono sempre più povere. La fine delle vacanze ci mette davanti ad uno scenario per nulla confortante.