Non c’è pace per gli italiani alle prese con i rincari d’autunno. Oggi sono andata al supermercato e mi sono fermata a prendere un caffè. 1 euro e 20. Choc. Mai visto prima un prezzo simile per una tazzina dell’aromatica bevanda che da sempre è sinonimo di risveglio ed energia. E non finisce qui. Una volta entrata nel supermercato mi accorgo che i prezzi dei vari prodotti sugli scaffali sono esorbitanti. Pane, uova, carne, latte e surgelati. Tutti hanno registrato aumenti importanti che incidono nel portafoglio degli italiani.

Infatti, non sono bastati i prezzi del carburante in netto rialzo rispetto ad un anno fa.

Aumenti prezzi: gli scenari drammatici tra rincari d’autunno e inflazione

La Coldiretti stima che entro pochi mesi, almeno 2,6 milioni di persone sono a rischio alimentare. Tutta colpa dell’inflazione, spinta dalla guerra in Ucraina e dal caro energia, che negli ultimi mesi ha portato molte famiglie sull’orlo della povertà. Durante Il Meeting di Rimini, la Coldiretti ha diffuso il report “L’autunno caldo degli italiani a tavola fra corsa prezzi e nuovi poveri”, che è riuscito a fotografare la situazione in cui si trovano molte famiglie italiane a causa dell’aumento dei prezzi della spesa, bollette e benzina. Tra le cause dei rincari, oltretutto citate nel report, figurano la siccità, i nubifragi e cambiamenti climatici, che hanno distrutto interi raccolti.

Il rincaro dei prezzi ha portato molte famiglie a ricorrere a mense pubbliche o pacchi alimentari – lo ha sottolineato Coldiretti basandosi sui dati del Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti. Ma quanto costerà in autunno il caro vita alle famiglie italiane? Si parla di circa 564 euro in più all’anno solo per la tavola. E certamente non per pietanze a base di tartufo e caviale. Come anticipato, infatti, i motivi vanno ricercati nel boom dell‘inflazione, dell’aumento dei costi energetici e del gas, saliti a livelli record nella scarsità dei raccolti impoveriti dalla siccità.

I prodotti per i quali spenderemo di più

Difficile pensare ad una ripresa: al contrario, gli scenari per l’autunno si prevedono drammatici per moltissime famiglie. Ma quali sono i prodotti e le categorie per le quali gli italiani andranno a spendere molto di più? Sicuramente pane, pasta e riso. Rispetto a come siamo abituati, la spesa aggiuntiva sarà di 115 euro l’anno. Seguono carne, salumi e verdure con aumenti annui decisamente superiori rispetto ad un anno fa. Non andrà meglio per latte, formaggi, uova, pesce, burro e oli. In questo caso gli italiani si ritroveranno a spendere almeno 71 euro in più l’anno nel primo caso e 41 nel secondo.

Purtroppo, non sarà solo la spesa alimentare ad essere colpita dai rincari d’autunno. Dopo le vacanze, le famiglie si ritroveranno a fare i conti con decisi aumenti dei prezzi anche sui libri scolastici e le bollette. Per quanto riguarda il gas, un piano di emergenza e di razionamento non è affatto da escludere, sopratutto in vista di un taglio delle forniture. Anche Arera, come ha spiegato il presidente Stefano Besseghini, ha anticipato che a fine settembre occorrerà capire se saranno necessarie riforme delle misure delle tariffe energetiche. Tutto questo sarà chiarito a fine mese. Anche per le imprese non andrà meglio e molte hanno già annunciato una possibile chiusura, nel caso in cui i costi delle bollette aumenteranno ancora. Secondo il presidente di presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli:

“Un prezzo del gas di 250 euro al MWh si tradurrà in un prezzo record dell’elettricità, verso i 600 euro al MWh, 10 volte quelli che erano i prezzi anni fa. Questo significherà chiusure, recessione, calo dell’economia e distruzione della domanda”

Scenari foschi anche secondo Federico Polidoro dell’Istat, che intervistato da Repubblica ha spiegato che l’inflazione è ora stabile all’8% ma la tendenza all’aumento è probabile dall’autunno, sopratutto se continueranno le incertezze sui costi del gas.

Infine, dai rincari non viene esclusa la scuola: anche i libri scolastici subiranno aumenti concreti a causa dei tetti imposti dal Governo – come ha spiegato l’amministratore di Libraccio, Edoardo Scioscia.

In definitiva, sarà un autunno di salassi per le famiglie italiane. Uno scenario che potrebbe cambiare dopo le elezioni politiche del 25 settembre. Forse.