Non accenna a diminuire il timore per una carenza di gas durante il prossimo inverno. Nonostante il riempimento degli stoccaggi prosegua a ritmo elevato, le preoccupazioni per la prossima stagione restano e i motivi sono gli stessi di sempre: l’aumento dei prezzi e la riduzione delle forniture russe. Tutto ciò potrebbe portare a delle conseguenze davvero temibili per le famiglie, che potrebbero ritrovarsi a dover pagare delle bollette davvero salate. Ma non solo. La conseguenza di un taglio dei consumi a causa dell’allarme gas si riverserebbe anche sulle scuole e il rischio di spegnimento dei termosifoni, anche nelle industrie.

Allarme gas: piano riduzione e razionamenti possibili anche nelle scuole

L’Italia, si sta muovendo da mesi per ridurre la sua dipendenza da Mosca e stringendo nuovi accordi con altri paesi. Nonostante tutto, questa mossa potrebbe non bastare e quindi il rischio di un piano di riduzione dei consumi del 7% potrebbe diventare reale così come il razionamento nelle scuole.
Il piano riduzione, in caso di allerta gas, andrebbe a colpire le industrie e il commercio, con la chiusura anticipata dei negozi e lo spegnimento dei lampioni e dei monumenti in anticipo. Ora si pensa che anche le scuole potrebbero far parte dei soggetti coinvolti nel piano razionamenti.

In particolare, con l’allarme gas si punterebbe allo spegnimento dei riscaldamenti e luci in classe quando non necessario. Ma non solo. Nel piano anti-crisi spunterebbero anche impianti più moderni e la possibilità di sfruttare la luce solare. Un’altra strategia, ancora tutta da vedere, riguarda le temperature più basse di uno o due gradi nelle scuole.
La riduzione delle temperature, potrebbe riguardare anche le case private. Da mesi si parla ormai della possibilità di ridurre la temperatura in casa per far fronte all’emergenza gas.

Gli scenari per l’inverno

Uno scenario che ad oggi non sembra affatto escluso.

A fine settembre, infatti, l’Arera si riunirà per aggiornare le tariffe che saranno molto influenzate dall’andamento del prezzo del gas. Sarà poi la politica a dover valutare se dispiegare o meno nuove risorse. Sembra tranquillo il commissario Ue Paolo Gentiloni, che al Meeting di Rimini ha detto:

«Fin qui tutto bene, abbiamo buoni livelli di stoccaggio e possiamo guardare all’inverno senza eccessivo pessimismo».

Stefano Besseghini, Presidente dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha rassicurato sul fatto che in caso di caso estremo la richiesta di modulare il gas riguarderà le industrie e solo dopo il consumatore domestico mentre saranno risparmiati ospedali e servizi essenziali.
Con i rincari delle bollette e la carenza di gas, insomma, si rischia ancora un inverno di passione tra consumi ridotti e prezzi alle stelle.