Bollette sempre più care e italiani sempre più poveri. Sicuramente è una delle frasi che si sente maggiormente pronunciare dalle persone in questo periodo di crisi. Anche i discorsi quotidiani in casa o tra colleghi di lavoro vertono su questo tema di dominio pubblico. I rincari delle bollette riguardano un pò tutti, senza distinzione. Difficilmente si sente qualcuno dire: “Non ho trovato la bolletta più cara del solito e non ho difficoltà a pagarla”. E’ un dato di fatto che gli aumenti sono consistenti e fastidiosi, che non tutti riescono a pagarle e chi riesce, non di rado, deve tagliare da un’altra parte.

Alcuni giorni fa, la notizia di un nuovo aumento a partire da ottobre ha fatto cadere tutti nello sconforto. Ebbene sì, tra un mese luce e gas costeranno ancora di più e gli scenari si tingono di nero per gran parte delle famiglie, già alle prese con i rincari alimentari e il nuovo piano gas che cambierà le carte in tavola da fine mese.

Per pagare le bollette gli italiani devono lavorare un mese

Secondo una ricerca della Ces, la Confederazione europea dei sindacati, agli italiani serviranno 30 giorni di lavoro per pagare le bollette. L’indagine ha confrontato gli stipendi medi nazionali con i costi dell’energia confrontando i vari paesi Ue. La situazione peggiore sembra riguardare proprio gli italiani, che si trovano terzultimi nell’indagine della Ces. Un lavoratore, infatti, dovrà offrire almeno l’8,3% del suo stipendio annuale per pagare le bollette. La Confederazione ha calcolato che nel 2022 i costi annuali per le bollette di luce e gas sono di 2.071 euro.

Lo stipendio medio annuale, invece, si aggira intorno 24.849 euro. Da questi dati, si è arrivati alla conclusione che serviranno 30 giorni di lavoro per pagare le bollette. A fare peggio di noi sono solo la Grecia e la Repubblica Ceca.

Va molto meglio in altri paesi come Spagna e Olanda, e ancor più in Germania, dove non solo lo stipendio è più alto ma il costo della bolletta è più basso. Sul podio si trovano l’Austria, il Lussemburgo e la Lituania. In quest’ultimo caso bastano 11 giorni per pagare la bolletta.

Stipendi più bassi e prezzi alti, un nuovo dramma

Il problema, insomma, è sempre lo stesso, non è riferito solo ai rincari delle bollette. E lo proviamo sulla pelle ogni giorno. Gli stipendi rimangono gli stessi e tutto il resto aumenta. Raro trovare un lavoratore italiano che nell’ultimo anno ha potuto constatare un aumento salariale. Certo non è impossibile. In tutto ciò i sindacati sono sul piede di guerra e non solo hanno chiesto aumenti salariali, ma anche riforme del mercato dell’energia e un price-cap a livello europeo.