Se n’è parlato per mesi e alla fine è diventato realtà il piano di emergenza gas. Da ottobre, con l’arrivo delle temperature più basse, saremo chiamati tutti a rispettare delle nuove regole. Ovviamente, non farà piacere dover tenere i riscaldamenti più bassi di un grado. E neppure dover accendere i termosifoni per un’ora in meno al giorno ma è un sacrificio necessario per evitare il peggio. Dall’autunno le bollette costeranno di più e nello stesso tempo dovremo abituarci a rinunciare a qualche “comodità” a cui eravamo abituati.

E’ vero, andremo a pagare una cifra maggiore di luce e gas e al contempo le nuove regole ci invitano a fare docce più brevi, abbassare la temperatura, tenere acceso il riscaldamento meno tempo e seguire degli accorgimenti a cui prima non facevamo caso.

Il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha pubblicato il piano nazionale di contenimento del gas, che sarà operativo da fine settembre per le abitazioni private, uffici pubblici e privati e locali commerciali. Lo scopo, è quello di tagliare di 5,3 miliardi di metri cubi la domanda di metano e raccomandare altri tipi di comportamento nella popolazione tramite una campagna di sensibilizzazione.

Piano gas ufficiale, non solo riscaldamenti ma anche docce più brevi

Nello specifico, i caloriferi saranno ridotti da 20 a 19 gradi e di un’ora in meno nelle diverse fasce del paese, dove le temperature differiscono enormemente. In più i riscaldamenti saranno ridotti di 15 giorni posticipando l’inizio di 8 giorni a novembre e la fine di sette giorni a marzo.
Oltre alle regole relative ai riscaldamenti, il governo ha in mente un piano di sensibilizzazione. Ciò per ottenere ulteriori 2,7 miliardi di metri cubi all’anno di gas. E qui dovremo dimostrare tutta la nostra responsabilità. In sostanza, dovremo seguire delle piccole regole come far durare la doccia solo 2 o 3 minuti, abbassare il fuoco delle pentole dopo l’ebollizione e ridurre anche la durata di accensione del forno.

Sarà richiesto anche di usare la lavastoviglie e la lavatrice a pieno carico, staccare la spina dell’alimentazione degli elettrodomestici quando non si usano. E ancora evitare di lasciare in standby decoder, dvd.
Nel piano gas si fa riferimento anche alla sostituzione degli elettrodomestici e climatizzatori ad alto consumo con sistemi più efficienti e l’installazione di pompe di calore elettriche e pannelli solari.

Nuovo meccanismo di accensione con divisione a zone

Per quanto riguarda l’accensione si dovrà rispettare un meccanismo diverso. L’Italia sarà praticamente divisa a zone. Nella zona A i riscaldamenti saranno accesi massimo 5 ore al giorno dall’8 dicembre al 7 marzo. Nella zona B per massimo di 7 ore giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo. E ancora nella zona C saranno accesi massimo 9 ore al giorno dal 22 novembre al 23 marzo. Nella zona D per un massimo di 11 ore dal giorno 8 novembre al 7 aprile. Infine, in zona E fino a 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile. Saranno mesi un pò più difficili ma pensiamoci: servirà ad evitare il peggio per tutti.