Non c’è pace per le famiglie italiane, che anche nel 2023 avranno a che fare con le spese obbligatorie. Ossia quelle spese a cui non si può rinunciare e che con l’inflazione hanno un peso sempre maggiore nel portafoglio delle persone. Secondo uno studio dell’Ufficio studi della CGIA Mestre riferita al 2022, gli italiani pagano sempre di più per acquistare cibo, senza contare il peso dell’aumento dei prezzi di benzina e diesel sui rincari di altri prodotti. Come un effetto a catena, infatti, l’aumento dei prezzi del carburante determina nuovi incrementi per moltissimi prodotti che siamo abituati a comprare per necessità.

Su tutti la spesa alimentare, a cui non si può rinunciare. Di fatto dovendo sborsare più denaro per la spesa o altre cose necessarie, ci sono sempre meno soldi per gli svaghi. Questo almeno sulla carta.

Rincari alimentari, bollette e carburante, il peso delle spese obbligate

Per le famiglie, quindi, aumentano le spese obbligate, e all’aumentare di queste spese cala anche il reddito disponibile che si riusciva a mettere da parte per le spese extra, ossia divertimento etc.
Considerando, ad esempio, una spesa media di 2.016 euro, 1.202 euro, ovvero il 59,6%, sono assorbite dalle spese obbligate. Facendo due calcoli in base al report della CGIA Mestre, si nota che 265 euro servono solo per fare benzina o diesel o per pagare i mezzi pubblici. Ci sono poi 425 euro per la gestione della casa. Quindi per il pagamento delle varie bollette di luce, gas, acqua, condominio, 511 euro sono mediamente per la spesa alimentare.

Con l’aumento dei prezzi e l’inflazione, le spese obbligate hanno significato ben 3,8 punti percentuali in più rispetto al 2021. Ossia 171 euro in più a famiglia per pagare bollette, benzina e spesa. Vien da sé che solo per fare un pieno di benzina, fare la spesa e pagare bollette se ne va il 52% del reddito.

Resta sempre meno per altre spese extra

La conseguenza è che resta sempre meno per poter fare altro. Già nel fare la spesa, a causa dei rincari sostenuti, gli italiani sono costretti ad acquistare beni necessari e puntare a offerte o prodotti in promo. Insomma, anche al supermercato si fanno rinunce e si acquista solo ciò che serve davvero. Quindi, per acquistare abbigliamento, calzature, alcolici, accessori vari, oppure per il tempo libero, quindi andare al cinema, al ristorante, a teatro, fare viaggi, comprare libri o seguire altri hobbies, nonostante la spesa sia rimasta uguale rispetto al 2021, gli italiani sono obbligati a spendere meno per questi servizi.