Oggi, mercoledì 8 febbraio, era in programma il secondo tavolo di confronto tra governo e sindacati per discutere in merito alla riforma delle pensioni. L’incontro è però saltato, con i sindacati raggiunti da un comunicato del ministro del Lavoro Marina Calderone quando mancavano meno di 24 ore dall’appuntamento. Ufficialmente il rinvio è dovuto a “impegni istituzionali sopraggiunti” all’improvviso. Sono però in tanti ad avere più di un dubbio al riguardo, considerando anche le tempistiche. Di certo c’è la nuova data dell’incontro, ora in programma lunedì 13 febbraio.

Sarà la volta buona o all’ultimo momento salterà anche questo tavolo? Le parti sociali si augurano vivamente di no, auspicando una ripresa celere dei colloqui.

Riforma pensioni: nel prossimo incontro Opzione donna al centro della discussione

Come è noto da settimane, il prossimo incontro tra il ministro del Lavoro e le parti sociali riguarderà la discussione in merito a opzione donna, l’istituto di pensione anticipata che permette alle donne lavoratrici di andare in pensione ben prima dei 67 anni di età richiesto oggi dalla legge Fornero. Ed è noto anche che opzione donna sia un tema molto delicato, anche perché potenzialmente riguarda molte lavoratrici.

In caso di mancato accordo o di assenza di passi in avanti, è lecito aspettarsi proteste ancora maggiori all’indirizzo del governo Meloni, di quante già non stiano montando da giorni sui social. D’altronde l’argomento della riforma previdenziale è tra i temi più esplosivi, all’indomani della riforma Fornero.

Proseguire con la legge Fornero o no?

C’è chi è convinto che dietro agli impegni istituzionali ci sia in realtà un tentativo da parte del ministro del Lavoro di prendersi più tempo per presentare nel prossimo incontro di lunedì risposte chiare ai sindacati. Da una parte c’è in ballo il futuro di opzione donna, dall’altra quello delle pensioni. Si è a un inevitabile bivio: proseguire con la legge Fornero anche in futuro oppure varare una nuova riforma previdenziale che vada a superare da una parte la riforma Fornero e dall’altra aiutare i lavoratori più giovani?

Come già spiegato prima, rimane in bilico anche opzione donna.

Ad oggi non si segnalano passi in avanti concreti significativi. Anzi, con l’ultima legge di Bilancio per quest’anno, la platea delle lavoratrici che poteva aderire ad opzione donna si è ristretta di 2.500 persone. Nella giornata di lunedì prossimo arriveranno risposte concrete in merito? Oppure ci sarà un nuovo rinvio o un nulla di fatto, così come avvenuto nel corso del primo colloquio? I prossimi giorni saranno fondamentali.