Il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha rilasciato un’intervista a Money.it in cui, tra le altre cose, ha parlato anche di pensioni. Nello specifico, ha confermato che l’obiettivo di permettere agli italiani di andare in pensione con quota 41 rimane nel programma di governo. A tal proposito ha ricordato come l’attuale maggioranza abbia davanti a sé cinque anni, termine entro il quale l’esecutivo si muoverà per completare la tanto attesa riforma delle pensioni. Ecco quali sono state le dichiarazioni al riguardo da parte di Freni.

Riforma pensioni: Freni (sottosegretario all’Economia) conferma quota 41

Dopo le significative dichiarazioni del ministro del Lavoro al termine del primo tavolo di confronto con i sindacati, arriva un’ulteriore conferma della volontà del governo Meloni di superare la legge Fornero con quota 41. “Quota 41 non è uno slogan elettorale ma un nuovo sistema previdenziale”: parole e musica di Federico Freni, sottosegretario all’Economia. E per chi nelle precedenti settimane ha messo in dubbio la fattibilità dell’operazione, Freni è stato chiaro.

Secondo il deputato della Lega, quota 41 “potrà garantire la tenuta del sistema previdenziale e, al contempo, il rispetto delle esigenze di bilancio“. La materia previdenziale è però un tema molto delicato, in particolare per milioni di italiani che ricordano bene quanto accaduto con la legge Fornero. Lo stesso Freni è consapevole che farsi prendere dalla fretta può essere assai controproducente, sia per il governo che gli stessi lavoratori.

Il programma di governo in materia è chiarissimo

Ecco perché durante l’intervista a Money ci ha tenuto a precisare quanto sia importante “la concretezza del fare”. Nel dire questo, ha poi aggiunto che l’esecutivo Meloni ha davanti a sé “5 anni e il programma di governo in materia è chiarissimo”. I più critici leggono in quest’ultima dichiarazione una sorta di passo indietro. Chi sposa questa tesi, infatti, sostiene come l’attuale maggioranza sia consapevole che non potrà durare cinque anni, quindi quella della riforma delle pensioni è soltanto una promessa al vento.

Sarà davvero così oppure quando si parla di arco quinquennale lo si fa con cognizione di causa? Il tempo, come sempre, sarà galantuomo.

Di certo c’è che Federico Freni, nonostante il suo nome non sia tra i più noti, non è l’ultimo arrivato. Prima dell’arrivo del governo Meloni, l’onorevole della Lega aveva già ricoperto l’incarico di sottosegretario all’Economia durante l’esecutivo Draghi. La sua nomina arrivò il 28 settembre 2021, in seguito alle dimissioni di un altro parlamentare della Lega (Claudio Durigon, che lasciò l’incarico dopo 6 mesi).