Nella stanza dei bottoni si torna a parlare di un argomento che sta particolarmente a cuore agli italiani. Stiamo parlando della riforma pensioni. A quanto pare, dopo l’estate il Governo metterà il piede a tavolette sull’acceleratore per archiviare alcuni punti cruciali. Su tutti, l’uscita anticipata, ma non solo…  Si parlare anche di Opzione Donna e Ape Social, per non parlare dell’ormai famigerata quota 103.

Una serie di obiettivi

Il Governo si appresta a completare l’opera. Dopo l’incontro con le parti sociali, ora si lavora a ridefinire il sistema pensionistico con una nuova riforma pensioni.

La stessa premier lo ha ribadito a chiare lettere, ecco le parole della Meloni a riguardo: “Si lavorerà sul rafforzamento del sistema previdenziale, con particolare riguardo alle pensioni future”. Quota 103 è forse il grande nocciolo di questo Governo, visto che l’obiettivo è proprio quello di permettere agli attuali lavoratori che andranno in uscita tra qualche decennio, di non dover spostare sempre più in là il momento della pensione. Nella nuova riforma quindi ci saranno non pochi passaggi da percorrere. Tra gli argomenti cardine le pensioni anticipate. Si tratta dell’uscita avviata con Quota 100, la quale ha permesso appunto a tantissimi lavoratori di congedarsi in anticipo.

Sotto questo punto di vista, il bilancio è in positivo, come fa notare la stessa Corte dei Conti, la quale ha fotografato i trattamenti di anzianità negli ultimi anni. L’età media di decorrenza si è abbassata nel 2022, con 61,2 anni rispetto ai 61,4 del 2021. Ma cosa aspettarsi ora dai tavoli tecnici che si terranno a giugno tra sindacati e Governo? L’esecutivo si avvarrà anche delle indicazioni dell’Osservatorio sull’andamento della spesa previdenziale che è stato istituito dal ministero del Lavoro.

Gli argomenti al vaglio

Tra i primi argomenti appunto quota 103. Tale provvedimento prevede l’uscita dal lavoro con 62 anni d’età e 41 di contributi.

Quota 103 scadrà il 31 dicembre, ma è previsto il rinnovo per altri 12 mesi, o in alternativa una nuova misura ponte in attesa della riforma pensioni ufficiale che arriverà nel 2024. Le altre due misure che saranno senza dubbio messe al vaglio dal prossimo tavolo, sono Ape Sociale e Opzione Donna. Per quest’ultima, i nuovi paletti inseriti dal Governo Meloni hanno reso senza dubbio più complicato ricorrere a tale misura, ma sembra che ora la premier voglia tornare sui suoi passi e alleggerire la stretta imposta a inizio anno. Per quanto riguarda invece l’Ape sociale, ci sarà il rinnovo.

Riforma pensioni, tante buone intenzioni

Benché le preoccupazioni siano ormai alle stelle, e parliamo in questo caso del sistema previdenziale che coinvolgerà i nostri giovani in futuro, con lavori che versano sempre meno contributi, c’è dell’ottimismo in merito al lavoro del Governo. A tal proposito, gli obiettivi sono chiari: aumentare l’importo delle pensioni, comprese le minime, ma anche proporre nuove soluzioni per arrivare all’uscita anticipata. Si tratta quest’ultimo di un tassello importante del sistema, in quanto riuscire a mandare in pensione alcuni lavoratori, significa liberare nuovamente importanti posti di lavoro, e quindi favorire il ricambio generazionale, necessario anche per fini previdenziali. Quali che siano le soluzioni che alla fine il Governo metterà in pratica, appare evidente che una riforma pensioni è ormai doverosa, poiché da diverse analisi ne emerge un quadro attualmente poco lusinghiero.

Riassumendo…

  • A giugno numerini incontri tra Governo e sindacati per la nuova riforma pensioni;
  • alzare la retribuzione e agevolare le uscite anticipate sembrano essere le prerogative principali;
  • al vaglio anche l’eliminazione dei paletti restrittivi per Opzione Donna.