Nella stanza dei bottoni si torna a parlare di un argomento che sta particolarmente a cuore agli italiani. Stiamo parlando della riforma pensioni. A quanto pare, dopo l’estate il Governo metterà il piede a tavolette sull’acceleratore per archiviare alcuni punti cruciali. Su tutti, l’uscita anticipata, ma non solo… Si parlare anche di Opzione Donna e Ape Social, per non parlare dell’ormai famigerata quota 103.
Una serie di obiettivi
Il Governo si appresta a completare l’opera. Dopo l’incontro con le parti sociali, ora si lavora a ridefinire il sistema pensionistico con una nuova riforma pensioni.
Sotto questo punto di vista, il bilancio è in positivo, come fa notare la stessa Corte dei Conti, la quale ha fotografato i trattamenti di anzianità negli ultimi anni. L’età media di decorrenza si è abbassata nel 2022, con 61,2 anni rispetto ai 61,4 del 2021. Ma cosa aspettarsi ora dai tavoli tecnici che si terranno a giugno tra sindacati e Governo? L’esecutivo si avvarrà anche delle indicazioni dell’Osservatorio sull’andamento della spesa previdenziale che è stato istituito dal ministero del Lavoro.
Gli argomenti al vaglio
Tra i primi argomenti appunto quota 103. Tale provvedimento prevede l’uscita dal lavoro con 62 anni d’età e 41 di contributi.
Riforma pensioni, tante buone intenzioni
Benché le preoccupazioni siano ormai alle stelle, e parliamo in questo caso del sistema previdenziale che coinvolgerà i nostri giovani in futuro, con lavori che versano sempre meno contributi, c’è dell’ottimismo in merito al lavoro del Governo. A tal proposito, gli obiettivi sono chiari: aumentare l’importo delle pensioni, comprese le minime, ma anche proporre nuove soluzioni per arrivare all’uscita anticipata. Si tratta quest’ultimo di un tassello importante del sistema, in quanto riuscire a mandare in pensione alcuni lavoratori, significa liberare nuovamente importanti posti di lavoro, e quindi favorire il ricambio generazionale, necessario anche per fini previdenziali. Quali che siano le soluzioni che alla fine il Governo metterà in pratica, appare evidente che una riforma pensioni è ormai doverosa, poiché da diverse analisi ne emerge un quadro attualmente poco lusinghiero.
Riassumendo…
- A giugno numerini incontri tra Governo e sindacati per la nuova riforma pensioni;
- alzare la retribuzione e agevolare le uscite anticipate sembrano essere le prerogative principali;
- al vaglio anche l’eliminazione dei paletti restrittivi per Opzione Donna.