Non sono state ancora diffuse le linee guida del Ministero su come gestire il rientro  a scuola a settembre: si discute fondamentalmente di due questioni, la prima riguarda la sicurezza igienico-sanitaria, la seconda la data di rientro.

Le proposte sono innumerevoli e arrivano dagli esperti e dalle Regioni e vanno dagli spazi per fare lezione, all’uso della mascherina fino alle ipotesi su come sanificare al meglio alcune infrastrutture scolastiche.

Dal Ministero e dal Governo si sta lavorando affinché il ritorno a settembre sia per tutti e si eviti così il ricorso alla didattica a distanza, la quale non ha funzionato pienamente, ma spesso ha accresciuto le disuguaglianze e le difficoltà degli studenti che presentavano già alcune problematiche.

Le proposte degli esperti sul rientro a scuola a settembre

Il direttore del laboratorio di Microbiologia e virologia di Padova, Andrea Crisanti, ha avuto un incontro con dirigenti e docenti del padovano, durante la quale ha esposto le sue idee su come gestire il ritorno a scuola:

  • La mascherina sarebbe indicata soltanto per gli studenti con età superiore a 14 anni – questa idea si scontra con l’ipotesi del Comitato Tecnico-Scientifico del Ministero che aveva raccomandato l’uso della mascherina per tutti gli studenti al di sopra dei 6 anni
  • L’areazione dei locali è fondamentale, e il plexiglas viene bocciato come soluzione
  • Fondamentale deve essere una politica di vaccinazione antiinfluenzale
  • La diffusione di tutorial per genitori e docenti in maniera tale da non trovarsi impreparati per il rientro a scuola.

Una proposta ulteriore arriva dalle Regioni, secondo le quali i docenti devono essere messi in condizione di sanificare e igienizzare tutte le suppellettili (dalla cattedra al computer ai registri cartacei, laddove esistono ancora) al cambio dell’ora.

Il rebus della data sul rientro a scuola: il problema sono le Elezioni Regionali

L’altro problema che il Ministero deve risolvere riguarda la data del ritorno a scuola a settembre, dal momento che ci si potrebbe accavallare con le Elezioni Regionali e la necessità di utilizzazione delle istituzioni scolastiche per le operazioni di voto.

Dopo una serie di ipotesi e smentite (tra cui quella del ritorno il 23 settembre post-Elezioni), il Ministero dell’Istruzione ha diramato una Nota ufficiale nella quale spiega innanzitutto come le scuole dovranno organizzare il recupero degli apprendimenti a partire dal 1° settembre.

Per quanto concerne invece la data ufficiale di inizio delle lezioni, essa deve essere concordata con le Regioni: la Nota spiega come il giorno che il Ministero propone è il 14 settembre.  Ci saranno fondamentalmente due fasi: la prima inizierà il 1° settembre (che però già sta creando un po’ di problemi alle istituzioni scolastiche sulla gestione delle ferie di personale ATA e insegnanti), la seconda – l’inizio delle lezioni – molto probabilmente il 14 settembre.

Il problema restano le Elezioni Regionali: una proposta arrivata da Forza Italia (Maria Stella Gelmini, ex Ministro) chiede che vengano utilizzate altre tipologie di edifici per le operazioni di voto.

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