Una vera e propria abbuffata di prodotti pericolosi sulle nostre tavole. Ecco di seguito tutti i richiami alimentari della settimana. Ancora una volta il Ministero della Salute scova una serie di cibi potenzialmente pericolosi per il nostro organismo e provvede al ritiro dagli scaffali dei nostri supermercati. Vediamo di quali si tratta.

Fare la spesa è sempre più difficile

Sta diventando sempre più difficile fare la spesa. Purtroppo gli errori sono dietro l’angolo anche nelle fabbriche e nelle industrie alimentari.

La distrazione dell’operaio, l’errore della macchina, sono solo alcuni dei possibili motivi che portano poi i prodotti a non essere idonei. Il problema è che purtroppo nella maggior parte dei casi questi prodotti finiscono ugualmente sugli scaffali dei supermercati. Da lì poi vanno sulle nostre tavole e a quel punto il rischio per la nostra salute è alto. Per questo motivo il Ministero della Salute indaga costantemente al fine di scongiurare ogni pericolo. Spesso sono poi le stesse aziende ad accorgersi dell’incidente e rimuovere prontamente il prodotto non idoneo. Ma cosa è successo questa settimana?

Ci troviamo di fronte a una vera e propria abbuffata di prodotti pericolosi; una serie di alimenti che, se malauguratamente abbiamo già acquistato, è bene non consumare e riportare immediatamente al punto vendita in cui lo abbiamo comprato. Anche in questo caso, il lavoro di aziende e Ministero della Salute è andato di pari passo proseguendo a braccetto al fine di limitare i danni. Come detto, sono tanti i prodotti ritirati dal mercato. Tra i richiami alimentari di questa settimana spiccano i fagioli, ma anche la mortadella e la farina. Ecco quindi l’elenco completo dei prodotti ritirati dalla vendita.

Richiami alimentari, i prodotti ritirati in settimana

Mentre il Governo è al varo della stretta sul nuovo Codice della strada, per fortuna altri organi dello stato indagano anche sui cibi che portiamo a tavola.

Come promesso, ecco dunque l’elenco completo dei richiami alimentari. L’elenco segue l’ordine cronologico dei richiami pubblicati sul sito ufficiale del Ministero della Salute. A tal proposito, vi invitiamo a consultarlo periodicamente al fine di controllare quali sono i cibi che l’ente ha deciso di ritirare dal mercato delle vendite.

  • Restax Effluvium integratore alimentare Wikenfarma – I lotti richiamati sono BD009, BJ012 e il CC001 (venduti in confezioni da 36 g-30 compresse, rispettivamente con scadenza 04/2024, 31/10/2024, 31/03/2025). Il richiamo è stato disposto per il seguente motivo: “Il principio attivo 5-idrossitriptofano a livello di purezza contenuto nel prodotto non è più considerato adatto al consumo alimentare”;
  • Fagioli all’occhio nero Casillo Pasquale SNC Ottaviano –  I lotti richiamati sono contraddistini dal codice 082/22 venduti nelle diverse confezione da 800 g, 4 kg, 25 kg, 5 kg con scadenza tutti al 30/06/2024. Motivo del richiamo: “Presenza del principio attivo Carbaryl non ammesso nella Ue”;
  • Mortadella delicata Freschi per te (Aldi) –  Il lotto coinvolto è il 20.07.23 B (venduto in confezione da 150 g con scadenza 20-07-2023). Richiamo disposto per: “Possibile presenza di Listeria monocytogenes”;
  • Tè 1.2 TEAPOT-TEHIERECROME-ROYAL SUISS – Il richiamo riguarda il prodotto confezionato in Cina venduto in confezione da 1,2 l. È stato richiamato per il seguente motivo: “Nichel oltre i limiti di legge”;
  • Farina di mais per polenta istantanea (In’s) – Il lotto coinvolto è il 110224 con scadenza 11/02/2024 venduto in confezione da 500 g. Motivo del richiamo: “presenza di Fumonisina”;
  • Fagiolini finissimi surgelati (In’s) – Il lotto coinvolto è contrassegnato dal codice L3129 con scadenza maggio 2025 venduto in confezione da 1 kg. Richiamo dovuto a: “Calibro non confrome”.

In sintesi…

  • Sono 6 i richiami alimentari più importanti effettuati questa settimana;
  • i prodotti elencati sono stati ritirati per motivi di varia natura, tutti non sono conformi alle norme vigenti;
  • per un elenco completo dei prodotti ritirati dal mercato consigliamo di visionare costantemente il sito del Ministero della Salute.