Sono cambiate le cose in questo 2023 per quanto riguarda il rendimento fondo pensioni. Quest’anno l’investimento è stato decisamente più conveniente rispetto al 2022, e chi ha fatto questa scelta in questo 2023 si è trovato premiato. Vediamo perché.

Una scelta che ha dato i suoi frutti

Un impostante strumento di risparmio per i contribuenti sono il fondo pensioni e quest’anno i rendimenti stanno premiando. Si tratta infatti di una scelta non sempre vincente, un vero e proprio investimento che può andare anche male.

Si tratta infatti di uno strumento di risparmio che va considerato nel lungo periodo, ma che mostra già i il suo andamento nel breve termine. Per quanto riguarda il 2022, complici molteplici fattori, le cose non sono andate affatto bene per coloro che hanno voluto misurare il rendimento del fondo pensioni. Lo scopo principale di tale strumento è quello di permettere di integrare l’investimento con la pensione. In pratica serve a colmare la differenza che separa spesso la pensione percepita e l’ultimo reddito ottenuto da lavoratori. Quindi, chi aderisce ai fondi pensionistici, lo fa per avere una maggiore certezza economica quando andrà in pensione.

Come dicevamo, però, non sempre tale investimento risulta essere conveniente e vantaggioso. A giocare un ruolo decisivo in tal senso è il rendimento. Tale aspetto è regolato da diversi fattori. Nel 2022 hanno pesato in maniera pesante l’uscita dalla pandemia, ma anche la guerra in Ucraina, la quale ha generato inflazione e crisi economica oltre ogni previsione. La crisi energetica ha giocato un altro ruolo fondamentale in questo scenario. Per non parlare del calo delle borse e il crollo delle obbligazioni, causate dai rialzo dei tassi di interesse nominali. Insomma, una situazione tutt’altro che positiva che ha pesato enormemente sul rendimento del fondo pensioni. Il COVIP, acronimo di Commissione di vigilanza sui fondi pensione, ha offerto interessanti dati in merito.

Lo scorso anno il numero degli iscritti è stato positivo, +5,8% rispetto all’anno precedente. Discorso diverso per il rendimento, le sottoscrizioni con rendimento medio al 2,5% sono scese al 2,2%. Ciò significa che l’interesse è sceso di 0,3 punti percentuali. Un vero e proprio disastro.

Rendimento fondo pensioni, meglio nel 2023

Rendimenti in rialzo invece per l’anno in corso. Oltre al numero di iscritti, salito ora a 9,4 milioni, anche le risorse a disposizione sono migliorate. Sempre secondo il COVIP, lo scenario è migliorato in tutti i suoi aspetti. Numeri positivi per tutte le forme pensionistiche, variando dal 7,7% nei fondi negoziali, al 6,5 nei fondi aperti e al 3,1% nei PIP (piani individuali pensionistici di tipo assicurativo). Dai dati emersi fino a giugno di quest’anno, le posizioni in essere relative alle forme pensionistiche complementari sono arrivate a 10,5 milioni. Si tratta del 2% in più rispetto allo scorso anno. Come dicevamo i risultati positivi si esplicano in tutte le forme pensionistiche, con un rendimento del fondo pensioni positivo in tutti i suoi aspetti. Insomma, mentre il governo continua a vagliare nuove soluzioni per la riforma pensioni, coloro che provvedono da soli con l’investimento integrativo sembrano aver fatto la scelta giusta quest’anno.

La situazione è stata a tal punto positiva che c’è stato un recupero parziale anche delle perdite registrate nel 2022, grazie ai rialzi azionari. Per i fondi negoziali si ha un 6%. Mentre invece sono del 7,2% e del 7,6% quelli di PIP e fondi “aperti”. Il comparto obbligazionari e garantiti registra invece rendimenti del fondo pensioni più contenuti, ma comunque in rialzo anche in questo caso, confermando quindi la tendenza. Insomma, questo sembra essere proprio il momento adatto per prendere in considerazione tale investimento e integrare la propria situazione previdenziale con i fondi a disposizione.

Riassumendo…

Dopo un 2022 disastroso, numeri positivi per il rendimento fondi pensioni;

chi ha investito quest’anno sembra aver avuto ragione;

nel 2022 a incidere su tale scenario è stata la guerra in Ucraina e l’uscita dalla pandemia.