Chi rischia di più di contagiarsi due volte con il covid-19? Le reinfezioni da covid sono state analizzate dall’Istituto superiore di Sanità, secondo cui c’è un preciso identikit a cui far riferimento, per capire chi sono i soggetti che rischiano maggiormente. Il report fa riferimento, in particolare, a giovani fino a 49 anni, no vax, donne, chi ha già avuto il covid da più di 7 mesi e operatori sanitari. Ecco i soggetti a rischio.

Reinfezioni da covid, ecco chi rischia di contagiarsi anche due volte con la variante Omicron

Finora si parla di almeno 500mila italiani che si sono contagiati due volte con la variante Omicron e le sottovarianti, un numero che potrebbe crescere con tutte le conseguenze negative del caso e gli strascichi post covid.

Come accennato, è proprio la variante Omicron, che oltretutto riesce a eludere i vaccini, a portare ad un boom di reinfezioni. In base all’ultimo report dell’ISS, Omicron 2 è ormai al 94% dei casi ma si fanno strada anche Omicron 4 e 5, che sono ancora più contagiose e in grado di eludere il vaccino. In Sudafrica, proprio a causa delle varianti Omicron 4 e 5 è in corso una nuova ondata.

Secondo Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma:

«Dai nostri studi emerge che Omicron 4 e 5 hanno una fuga immunologica, hanno mutazioni particolari dello stesso numero e nello stesso punto. Possono quindi dar fastidio al sistema anticorpale e al vaccino anti-Covid, ma in maniera blanda, in Sudafrica dove queste varianti hanno avuto un forte impatto sull’aumento dei contagi, i numeri dei ricoveri e delle terapie intensive non sono cambiati rispetto a quanto accaduto con Omicron 1 e 2. Dobbiamo vigilare, sequenziare e stare attenti, ma non fare terrorismo».

Rischio anche per il long covid

Dal 24 agosto 2021 all’11 maggio 2022 sono stati segnalati 438mila casi di reinfezione.

Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati è al 5,8%. Il report dell’Iss identifica i soggetti a rischio. In primis coloro che si sono già infettati da oltre 210 giorni e i non vaccinati o vaccinati con almeno una dose da oltre 120 giorni rispetto a chi si è vaccinato con almeno una dose entro 120 giorni.

Si infettano di più anche le donne, i giovani dai 12 ai 49 anni e operatori sanitari.
Secondo Massimo Andreoni, direttore Malattie infettive del Policlinico di Roma Tor Vergata: “Sulla base dei casi finora osservati, è emerso che le reinfezioni possono portare ad un’accentuazione della sintomatologia del long Covid, anche se in un quadro che resta comunque di minore gravità rispetto alle situazioni di long Covid determinate da infezioni primarie”.