Il reddito di cittadinanza fa davvero bene alla salute? Secondo un recente report sembrerebbe proprio di si. Quando si pensa al famoso sostegno, francamente, uno può immaginare tutto meno che possa avere benefici sulla salute. Mentre il governo ha pensato di sostituire il reddito di cittadinanza con la Mia, la nuova misura che cambia letteralmente le carte in tavola rispetto alla vecchia, uno studio ha appurato che chi percepisce il RDC è più felice.

Insomma il sostegno ha ricadute positive sul benessere psicofisico.

Non è un caso, infatti, che se le persone stanno meglio solitamente sono anche più gentili, sorridono di più, sono più disponibili e questo ha un effetto a cascata benefico su tutta la società. Ma come si è arrivati a questa scoperta che possiamo definire sorprendente?

Con il reddito di cittadinanza si è più felici, lo studio che lo dimostra

Di recente è stato presentato il “Rapporto Plus 2022. Comprendere la complessità del lavoro” che raccoglie alcuni trend sul lavoro. Tra questi anche le conseguenze del reddito di cittadinanza sul benessere fisico e psicologico delle persone. Per arrivare a questa tesi, nel questionario erano stati inseriti dei quesiti già sperimentati in Finlandia, uno dei paesi più felici al mondo, e già si capisce che non è un caso il nesso in oggetto. Il risultato è quello che abbiamo anticipato. La misura a sostegno del reddito italiano, quindi, ha dei riflessi positivi sulle persone soprattutto dal punto di vista psicofisico.

E’ emerso, infatti, che chi percepisce il reddito ha una fiducia maggiore verso le istituzioni. Ma si notano anche un miglioramento delle condizioni economiche generali, della cura della famiglia e delle prospettive future, senza dimenticare che per più della metà ciò si traduce in un miglioramento del benessere fisico e del rapporto con altre persone.

Il benessere fisico non è il solo aspetto su cui si è concentrata la ricerca.

Si parla anche di un risveglio motivazionale. Ossia chi percepisce il reddito di cittadinanza sembra più stimolato a reinserirsi nel contesto sociale. E quindi aumenta la voglia di cercarsi un lavoro o una diversa occupazione per migliorare lo stato di working poor. Percepire il sostegno, inoltre, crea più fiducia e voglia di rimettersi in gioco.

Miglioramento della salute fisica e mentale

Particolare attenzione si concentra anche sul miglioramento della salute fisica e mentale avvenute dai beneficiari occupati.
Infatti, il sostegno – almeno in questo senso – è costante ed è visto come un’integrazione al reddito, quindi riesce ad allentare le tensioni legate al lavoro e le questioni economiche.
Per chi percepisce la misura, inoltre, è aumentata anche la cura verso la famiglia e i figli. Questo aspetto risulta più evidente soprattutto per chi prima non percepiva nessun sostegno e quindi non aveva i mezzi per provvedere alla cura dei figli, le varie spese scolastiche etc. Il sostegno, invece, sembra riaccendere anche quell’atteggiamento positivo verso la famiglia.
Sembrerà davvero strano, ma tutti questi aspetti messi insieme, sopratutto il fatto che il Rdc ha ricadute positive sul benessere delle persone, sembra avere un impatto anche sul Sistema sanitario nazionale delle persone ai margini. Come teoria finale, si può quindi confermare che la mancanza di denaro ha ricadute negative nel benessere della popolazione. Basta quindi un sostegno per attivare dei meccanismi positivi.