Negli ultimi giorni non si fa che parlare della Mia, la Misura di Inclusione Attiva, che prenderà il posto del Reddito di Cittadinanza a partire da settembre. Tante sono le novità che riguardano il nuovo sussidio: dall’assegno più magro per gli occupabili, la durata minore e i requisiti Isee più stringenti.

In più, con la nuova Mia, a rischio ci sono almeno il 25% dei percettori attuali, che rischiano di perderlo del tutto. Per altri, invece, l’importo scenderà di molto, nell’ottica del governo di risparmiare fino a tre miliardi di euro.

Dal Reddito di Cittadinanza alla Mia, tutte le novità e in quanti perderanno il sussidio

Ormai è ufficiale, con la Mia da settembre non solo calerà la platea, ma anche gli importi e i requisiti. Dal 1 settembre, il Reddito di Cittadinanza andrà in pensione. Al suo posto ci sarà la nuova Misura di Inclusione Attiva, a cui si potrà fare domanda telematica tramite l’Inps. Una volta che il soggetto idoneo avrà inviato la domanda, il sistema controllerà la veridicità delle informazioni e chiederà al soggetto di sottoscrivere un patto di attivazione digitale. Oltre all’assegno più magro per gli occupabili e il fatto che avrà anche una durata minore, cambia anche la soglia Isee, che scende da 9.360 euro a 7.200. Ecco perchè sono a rischio migliaia di famiglie che non potranno più averlo.

Per l’esattezza si parla di 260 mila nuclei familiari che dovrebbero perderlo. A cui si aggiungono migliaia di occupabili per cui l’assegno scenderà a 375 euro. Anche per le famiglie con minori si rischia un taglio. I minori, infatti, dovrebbero uscire dal meccanismo di calcolo totale. Riceveranno solo una quota fissa di 50 euro al mese, contro i 100 euro previsti dall’attuale reddito di cittadinanza.

Cosa cambia per gli occupabili

Come spiega La Stampa – per una madre con due figli minori a carico che con il Rdc riceveva 700 euro, con la Mia l’assegno scende a 600 euro.

Una famiglia composta da padre, madre e due figli maggiorenni che con il reddito percepivano 1.050 euro al mese , con la Mia prenderebbero 787,5 euro. Lo stesso schema invece, raffigura per una famiglia di cinque persone composta da un padre, madre, due figli maggiorenni e uno minorenne un assegno che passa da 1.050 a 1.100 euro.

Per quanto riguarda i 400mila occupabili, invece, non solo l’assegno scenderà a 375 euro ma anche la durata del sussidio sarà minore. Massimo 12 mesi, con la possibilità di richiedere il sussidio per altri sei mesi una seconda volta dopo un mese di stop. Per la terza richiesta, invece, dovrà passare un anno e mezzo.