Non venite da noi, non vogliamo saperne nulla! Non sono proprio queste le parole usate dal comune di Castellammare di Stabia, ma il senso è questo. Il reddito di cittadinanza è bloccato, i percettori si sono improvvisamente trovati sul telefonino un SMS che li informa della fine del sussidio. Apriti cielo, le proteste si stanno facendo sentire soprattutto a Napoli, dove molti cittadini stano protestando davanti alla sede dell’Inps. C’è però chi alza le mani e cerca di svincolarsi dalla querelle.

Non venite al Comune

La situazione si fa complessa, ma c’è chi preferisce non prendere parte a questa polemica che sembra destinata a durare parecchio. E in effetti, il Comune di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, così come gli altri comuni del nostro paese, poco possono di fronte a quella che è stata una decisione del governo. Il messaggio del Comune in questione è comunque eloquente:

“Avviso ai beneficiari del reddito di cittadinanza. Si invitano i cittadini a non recarsi presso l’ufficio Servizi sociali senza essere convocati, in quanto il Comune ed i servizi sociali non hanno alcuna facoltà di riattivare il reddito di cittadinanza sospeso. Appena riceveranno le istruzioni per farlo, saranno i servizi sociali che, senza necessità di averne richiesta, convocheranno tempestivamente i nuclei familiari in possesso dei requisiti stabiliti dalle norme dello Stato, per avviare la “presa in carico”.

Messaggio chiaro, conciso e sostanzialmente condivisibile. In realtà, Castellammare, una provincia del napoletano che vanta comunque oltre 60 mila abitanti, ha previsto quelli che sarebbero stati i disordini e fatto opera di prevenzione contro eventuali proteste nei suoi uffici. In giornata infatti altri cittadini stanno protestando fuori il palazzo dell’Inps a Napoli, allo scopo di riattivare immediatamente il sussidio.

Reddito di cittadinanza, tutto sospeso

I percettori del reddito di cittadinanza hanno ricevuto un messaggio a dir poco inquietante, un SMS che li avvisa della sospensione del sussidio.

Da tempo sappiamo quali sono le decisioni del Governo Meloni in merito a tale sussidio. Insomma, sapevamo già che alla fine questo giorno sarebbe arrivato e che da agosto tutto sarebbe finito. Ora però i cittadini si trovano davanti al fatto compiuto e non possono che prendere atto di ciò. C’è chi si rassegna, chi cerca di capire se con il nuovo assegno riuscirà a compensare la perdita, chi invece protesta perché proprio non può accettare questa scelta e teme per la sua famiglia. Senza però saper ne leggere ne scrivere, il comune di Castellammare ha deciso di scongiurare ogni protesta chiudendo le porte ai cittadini che volevano recarsi nei suoi uffici per qualche spiegazione.

Intanto, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Fazzolari, parla di una modifica a tutela dei più fragili, e che quindi queste polemiche sono assolutamente pretestuose. Insomma, secondo Fazzolari, che è anche senatore della Repubblica per Fratelli d’Italia, la sinistra sta cogliendo ancora una volta la palla al balzo per fare polemiche e creditore il lavoro del Governo. Non è però dello stesso parere la Cgil, la quale afferma che “centinaia di migliaia di persone dai prossimi giorni si ritroveranno senza sostegni”. C’è chi parla di bomba sociale, chi di esagerazioni della sinistra. Nelle prossime settimane probabilmente capiremo chi ha ragione.

I punti chiave…

  • sospeso il reddito di cittadinanza, alla fine il fatidico momento è arrivato;
  • il comune di Castellammare di Stabia prende le distanze dalla decisione e chiede ai cittadini di non recarsi nei propri uffici;
  • a Napoli iniziano le proteste, ma secondo Fazzolari si tratta di polemiche ingiustificate, poiché le nuove modifiche tuteleranno i più fragili.