Agosto è il periodo dell’anno in cui tutto rallenta. I passi morbidi sulla sabbia, le onde che si frangono sulla riva, i pensieri che si guardano intorno e scoprono la bellezza di non fare niente. Accelerano solo le pagine dei libri letti, gli sguardi d’amore e i battiti del cuore quando guardano il cielo di notte“, afferma Fabrizio Caramagna. Agosto è, generalmente, il mese più atteso sia da grandi che da piccini.

È il periodo dell’anno, infatti, in cui è finalmente possibile trascorrere dei momenti all’insegna del relax, possibilmente al mare mentre si viene baciati dal sole.

Quest’anno, però, non sarà così per molte famiglie. L’ottavo mese del 2023, infatti, segnerà per molti l’addio definitivo al reddito di cittadinanza. Ma chi non si vedrà erogare il sussidio e per quale motivo? Ecco i chiarimenti da parte dell’Inps.

Agosto senza reddito di cittadinanza: doccia fredda nel mese più caldo?

Per molte famiglie luglio sarà l’ultimo mese di erogazione del reddito di cittadinanza. Stando a quanto deciso dal governo, infatti, tale sussidio verrà erogato nell’anno in corso per un periodo pari a massimo sette mesi. Fanno eccezione
i nuclei famigliari con minori, disabili e over 60 che avranno diritto al reddito di cittadinanza fino alla fine del 2023.

Attraverso la circolare numero 61 del 12 luglio 2023, inoltre, l’Inps ha spiegato che quest’anno non verrà riconosciuta la quota di reddito di cittadinanza per i giovani con un’età compresa tra 18 e 29 anni che non hanno finito la scuola dell’obbligo e che non risultano iscritti a “percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento del predetto obbligo di istruzione“. Decade il diritto al sussidio targato Movimento 5 Stelle anche nel caso in cui venga rifiutata la prima offerta di lavoro congrua, così come si evince dalla legge di Bilancio 2023.

Entrando nei dettagli un’offerta viene considerata congrua se rispetta alcuni elementi. Tra questi si annoverano la coerenza con le competenze del soggetto interessato e un compenso superiore del 10% rispetto al sussidio massimo a cui si ha diritto. Ma non solo, il luogo di lavoro non deve essere distante più di 80 chilometri dalla residenza del soggetto interessato e deve risultare accessibile con i mezzi pubblici entro un arco temporale pari a massimo 100 minuti.

I sostituti del sussidio targato Movimento 5 Stelle: le misure in arrivo

Cosa devono fare coloro che perderanno il sussidio targato Movimento 5 Stelle a partire da agosto 2023? Ebbene, quest’ultimi potranno richiedere e accedere a partire da settembre, se aventi diritto, al Supporto per la formazione e il lavoro. Le famiglie che continueranno a beneficiare del sussidio fino a dicembre, invece, potranno accedere a partire da gennaio 2024 dell’assegno di inclusione. Cambiamenti importanti che permetteranno di ridurre l’impatto sulle casse dello Stato. A tal proposito, come si evince sempre dalla circolare numero 61 del 12 luglio 2023 dell’Inps:

“L’autorizzazione di spesa […] viene ridotta di 958 milioni di euro per l’anno 2023. In base al comma 321 dell’articolo 1 della legge di Bilancio 2023, le economie derivanti dalla soppressione dell’autorizzazione di spesa per il Reddito di cittadinanza che viene abolito dal 1° gennaio 2024, rideterminate al netto dei maggiori oneri previsti per la misura dell’assegno unico e universale, confluiscono, da tale data, nel “Fondo per il sostegno alla povertà e per l’inclusione attiva” di nuova istituzione presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali”.