Si continua a parlare di una delle misure del Governo più discusse dal 2019, il reddito di cittadinanza. Come ormai sappiamo, il pagamento del reddito di cittadinanza a febbraio avverrà in due date differenti, a seconda della categoria di beneficiari ma non per tutti sarà così. Qualcuno, infatti, potrebbe essere escluso dal pagamento e parliamo di coloro che non hanno rinnovato l’Isee entro il 31 gennaio.

Ma non solo. A quanto pare non riceveranno il pagamento nemmeno coloro che hanno richiesto da poco il rdc.

 Le date del pagamento del reddito di cittadinanza rispecchiano lo stesso schema di gennaio.

Reddito cittadinanza, data pagamento febbraio ma non per tutti, chi lo riceve e chi no

Riceveranno l’accredito dal 15 febbraio i beneficiari che hanno fatto domanda per la prima volta a gennaio e chi ha chiesto il rinnovo a gennaio prima della scadenza delle 18 mensilità. Sempre da questa data lo riceveranno coloro che hanno fatto domanda dopo aver terminato le prime 36 mensilità. Dal 27 febbraio, invece, lo avranno tutti coloro che prendono il reddito di cittadinanza da almeno una mensilità. Ma anche coloro che a novembre hanno finito le prime 18 mensilità e dopo la sospensione del pagamento a dicembre hanno ricevuto la ricarica il 15 gennaio. Stessa cosa per chi aveva finito le 36 mensilità e avevano fatto nuova domanda.

Quindi, a restare esclusi dal pagamento di febbraio sono coloro che non hanno rinnovato l’Isee entro il 31 gennaio, che di conseguenza vedranno arrivare il pagamento dopo il rinnovo. Inoltre, dovranno attendere fino a marzo anche coloro che hanno fatto domanda per la prima volta o chiedono il rinnovo per il secondo periodo e febbraio corrisponde al periodo di sospensione.
Come ormai sappiamo, dal 2023 il reddito di cittadinanza ha subito molti cambiamenti e nel 2024, addirittura, dovrebbe proprio scomparire o cambiare del tutto.

Per qualcuno importo più alto

Già da quest’anno è iniziata una vera e propria stretta sul sostegno, i controlli diventano più stringenti e per poter mantenere il sussidio è richiesta una ricerca attiva del lavoro.

In più per chi risulta occupabile, le mensilità sono ridotte e il beneficio cade se si rifiuta già una prima offerta. Nel 2024, il reddito di cittadinanza come lo conosciamo oggi dovrebbe essere abolito e sostituito da altre misure statali per chi è in difficoltà. O per chi ha avuto pesanti conseguenze economiche a causa del periodo di crisi. Per qualcuno, però, il sostegno può anche aumentare.

Fino al 2022 la cifra media percepita era aumentata di 60 euro. Nel 2023, a causa del calo del numero di beneficiari, l’importo potrebbe aumentare per chi ancora lo mantiene. Quest’anno, infatti, da 1,6 milioni di percettori si passa a 1,2 milioni. Quindi le famiglie che hanno all’interno anziani, disabili e minori potrebbero essere quei beneficiari che avranno l’assegno un pò più generoso.