Grazie alla Manovra 2023, sono stati approvati dei nuovi interventi per i lavoratori, inseriti nel Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. Come ormai sappiamo, il Reddito di Cittadinanza andrà a scomparire nel 2024 e già quest’anno sta cambiando volto. Oltre ad essere erogato solo per 7 mesi, cambiano anche alcuni aspetti, come il fatto che bisognerà accettare la prima offerta di lavoro utile e gli occupabili saranno obbligati a frequentare dei corsi di formazione.
Nella Manovra, quindi, si prevedono dei bonus e iniziative per i lavoratori. Ad esempio, c’è il bonus una tantum per i dipendenti pubblici, le agevolazioni per chi assume percettori di reddito di cittadinanza. Ma anche il bonus per donne e giovani. Sommando queste misure, le aziende possono ottenere vantaggi fino a 8mila euro se assumono donne svantaggiate e under 36 anni. Secondo la Fondazione studi dei consulenti del Lavoro, mensilmente si risparmierebbero tra 400 e 600 euro mensili.
Misure per assumere lavoratori: agevolazioni per chi ha meno di 36 anni e donne svantaggiate
I bonus assunzioni previsti per chi ha meno di 36 anni o per le donne non sono una novità. La Manovra 2023, però, ha ritoccato l’importo massimo dello sconto che ora arriva a 8mila euro. Nello specifico, in caso di assunzione a tempo indeterminato o di trasformazione del contratto in indeterminato, in un periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2023, l’azienda potrà non versare il 100% dei contributi fino a 8mila euro. E fino a un massimo di 36 mesi, 48 per il Sud. Per quanto riguarda le donne, il contributo è fissato a un massimo di 8mila euro in caso di assunzione a tempo indeterminato, determinato o per i datori che stabilizzano lavoratrici donne in condizioni di svantaggio.
Si tratta di donne che non lavorano da almeno 2 anni, un anno nel caso di donne che hanno 50 anni, o se negli ultimi dodici mesi non hanno ricevuto uno stipendio stabile e se vivono al Sud.
Esonero contributivo per chi assume i percettori di Reddito di Cittadinanza
L’esonero contributivo è previsto nel 2023 anche per chi assume i percettori di Reddito di Cittadinanza. Come abbiamo visto nel 2024 sarà tolto o cambierò del tutto volto e già da quest’anno ha visto delle limitazioni di durata e requisiti. Infine, ci sono anche i bonus per i dipendenti pubblici. Si tratta di voucher una tantum da corrispondere per 13 mesi, nella misura dell’1,5% dello stipendio. Gli obiettivi del Governo, quindi, sembrano chiari, dare precedenza al lavoro e favorire le assunzioni.