Mesi duri per chi percepisce il reddito di cittadinanza e dal prossimo anno sa che la misura sarà tolta del tutto. O quanto meno cambierà volto e forma. Il governo Meloni, infatti, ha già anticipato, dopo la stretta del 2023, che il sostegno scomparirà il prossimo anno anche se i bisognosi non saranno lasciati soli e chi ha difficoltà economica, potrà usufruire di nuovi aiuti.

Ad oggi non è ancora definito che cosa potrebbe fare il governo e come si chiamerà la nuova misura che andrà a sostituire il rdc.

Gli obiettivi del governo sono però chiari.

Reddito cittadinanza, addio alla fine del 2023: chi può dovrà lavorare

Giorgia Meloni, infatti, è intervenuta dal palco dell’Auditorium Conciliazione durante l’evento del Centrodestra in vista delle elezioni regionali in Lazio e sul reddito di cittadinanza è stata molto chiara:

“Dalla fine di quest’anno, chi può lavorare lavora. Noi faremo tutto il possibile per mettere quelle persone in condizione di lavorare favorendo crescita e nuove assunzioni. Ma altra cosa è sentirsi dire ‘la Meloni mi toglie il reddito e vuole mandarmi a rubare’. Tra il reddito e rubare c’è prima l’opzione di andare a lavorare…”.

La premier ha confermato che il governo continuerà a prendersi cura di chi ha bisogno. Verosimilmente nei prossimi mesi il governo delineerà le novità legate alla misura che dal 2024 andrà a sostituire in toto il reddito di cittadinanza. Ma è già chiaro da quest’anno che solo chi non è occupabile potrebbe far parte dei beneficiari del nuovo futuro sostegno. Le parole della premier lo fanno capire. Chi può lavorare dovrà lavorare, questo è il sunto. Quindi gli aiuti ci saranno per quei soggetti non occupabili o per chi, come ad oggi, ha in casa minori o disabili o anziani a carico.

Un documento fondamentale per non perdere il sussidio nel 2023

In più, parlando del 2023, nell’ultima legge di Bilancio, si specifica che i beneficiari del reddito di cittadinanza dovranno frequentare un corso di formazione per non far decadere il beneficio.

Lo scopo è far sì che chi non è occupato trovi lavoro. E non finisce qui. I percettori sono anche tenuti a compilare la “Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro“. Quest’anno va presentata in concomitanza della domanda per la richiesta del sussidio.

Insomma, chi chiede il rdc e fa domanda all’Inps, insieme alla richiesta di beneficiare del sostegno, deve presentare anche la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Ai soggetti in questione, saranno presentate tutte le offerte di lavoro congrue che se rifiutate avranno come conseguenza la perdita del sostegno.