Al di là della psicosi da contagio che ne sta scaturendo, resta il fatto in sé che desta sicuramente scalpore. Una ragazza di 25 anni colpita da meningite. E’ successo a Firenze, e purtroppo le sue condizioni restano gravi nonostante da giorni sia assistita da un’equipe di medici.

Meningite a Firenze, nessun allarme

Ricoverata domenica pomeriggio, la ragazza di Signa, comune in provincia di Firenze, ora è in coma. Le condizioni restano gravi, ma se la popolazione ora teme un allarme meningite, ci sono gli organi di competenza a domare il panico e scongiurare un’epidemia di questo tipo.

Si è trattato quindi di un episodio estremamente isolato che non deve scatenare la psicosi. C’è da precisare inoltre che, mentre in un primo momento si era pensato ad un’infezione da meningococco di tipo C, si è scoperto in seguito, dopo attenti esami, che si tratta invece del ceppo B.

Dall’anamnesi risulta che la giovane non era vaccinata a questo tipo di ceppo. Ad ogni modo, benché, come dicevamo, le condizioni restano gravi, i medici sembrano essere ora fiduciosi, poiché le cure stanno effettivamente portando qualche effetto positivo, e l’organismo sembra rispondere attivamente alla terapia con riscontri buoni. Come dicevamo, però, a preoccupare ora è la psicosi che tale notizia, dopo la sua diffusione, ha scatenato nella popolazione. Tanto che sulla vicenda è dovuta intervenire l’ASL Toscana Centro con tanto di comunicato, eccolo:

In questo momento stanno giungendo ai servizi molte richieste di informazioni da parte di cittadini allarmati che hanno frequentato nei giorni scorsi la struttura Hidron (palestra, piscina, bar interno) ed il circolo Il Gorinello (ristorante, bar interno) di San Piero a Ponti. Preme sottolineare che tale tipologia di contatti, come anche indicato dall’ultima Circolare del Ministero della Salute, non avendo le caratteristiche del contatto stretto (contatto regolare, conviventi, partner sessuale, compagni di classe, compagni di lavoro che condividono la stessa stanza, operatori sanitari esposti, persona seduta accanto per almeno 8 ore) non espone ad alcun rischio di contagio”.

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