Il marchese del Grillo nun chiede mai sconti: paga o nun paga… e io nun te pago!“, affermava Alberto Sordi nei panni di Onofrio Del Grillo, nel film Il Marchese Del Grillo. Non si può negare che siano diverse le circostanze in cui si è tentati di non pagare per qualche bene o servizio, semplicemente perché non in linea con le nostre aspettative o richieste.

Un gesto che non sempre può essere compiuto, soprattutto quando si tratta di tasse da pagare.

Eppure in determinati casi potrebbe essere, secondo alcuni, la strada giusta da seguire. Ecco cosa è successo.

Programmi cancellati ma il canone RAI resta da pagare

Sta tenendo banco in queste settimane il caso di Non è l’Arena di Massimo Giletti. Qualcuno ipotizza un ritorno in RAI del presentatore ma l’ipotesi resta molto poco concreta. Solo un’indiscrezione quindi.

La sospensione di Non è l’Arena ci ricorda da vicino il caso di Report, in epoca pandemia. La nota trasmissione era finita al centro delle polemiche per via di una puntata riguardante il vaccino contro il Papilloma virus e i possibili effetti negativi.

Molti parlamentari e scienziati si erano scagliati contro la trasmissione in questione, tanto da chiedere la relativa chiusura. Sulla questione era intervenuto Roberto Fico, ex presidente della Camera dei deputati del Movimento Cinque Stelle. Attraverso un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo aveva sottolineato come:

“Il Movimento 5 Stelle è a fianco di chi fa informazione in maniera seria e indipendente, senza vivere di appartenenze e simpatie politiche. È questa la principale colpa di Report, che in queste ore è sotto attacco dei partiti che continuano a fare pressione per chiudere il programma”. Poi l’appello:Se sospendono Report gli italiani sospendano il pagamento del canone. Chiediamo a tutti i cittadini di sostenere Report, perché l’Italia ha bisogno di un giornalismo indipendente che faccia informazione di qualità”.

Fico, quindi, non era entrato in merito alla questione dei vaccini in sé, bensì sull’importanza di un’informazione libera e indipendente.

Alla fine il programma non fu chiuso, ma la polemica resta aperta e ogni tanto si ripresenta.

Fazio via dalla RAI: dove vedere Che Tempo che Fa

La cancellazione dei programmi RAI non sempre verte sui contenuti “a rischio” o di parte. Queste settimane è stato anticipato anche un altro grande assente del palinsesto RAI 2023/2024. Stiamo parlando, come molti avranno intuito, di Fabio Fazio. Saltato l’accordo per il rinnovo contrattuale ai vertici RAI. Molti speravano di poter continuare a vedere Che Tempo che Fa in RAI e già si rincorrevano voci sul suo presunto successore. Invece il format si sposterà su Nove.

Se il servizio pubblico non dovesse garantire programmi di nostro interesse, è possibile sospendere il pagamento del canone Rai? Al momento la risposta resta negativa, ma chissà se in futuro vi saranno o meno dei cambiamenti in merito. Lo chiedono a gran voce i telespettatori, stanchi di pagare il canone RAI per quella che, in molti casi, definiscono tv spazzatura.  Cosa resterà nella programmazione RAI da settembre 2023? Per che cosa pagheremo il canone nel 2024? Purtroppo, e questa è l’amara verità, non sta a noi deciderlo.