Ogni tanto una buona notizia, e possiamo dire che ce la meritiamo anche, dopo i tanti mesi di aumenti. Il prezzo della pasta è calato, e forse non tutti se ne sono accorti, ma i dati sono sotto gli occhi di tutti e ci arrivano dagli analisti di TeseoClal. Secondo gli esperti, infatti, ciò è dovuto alla diminuzione del costo del grano duro, il quale è sceso del 40%.

Prezzo pasta, finalmente costa meno

Come dicevamo, grazie alle analisi degli esperti di TeseoClal abbiamo le idee decisamente più chiare sull’andamento del prezzo della pasta.

Infatti, da diverse settimane il costo del grano duro utilizzato per il prodotto sta registrando un netto calo. Per capirne l’andamento dobbiamo compararlo ai costi dello scorso anno. Nei primi mesi del 2022 il prezzo era di 550 €/t. Nei successivi 6 mesi il prezzo è sceso a 450, mentre in questi primi mesi del 2023 è arrivato a costare 350. Secondo gli esperti le possibilità che arrivi a costare 300 €/t ci sono tutte. Ma a cosa è dovuto questo piacevole calo di prezzo? Sono sempre gli analisti a dirci che la raccolta dello scorso anno è stata particolarmente fruttuosa, e le previsioni ci dicono che anche in questo 2023 le cose sotto questo punto di vista andranno bene.

C’è inoltre da aggiungere che, attualmente, la tendenza dei prezzi delle materie prime del settore agricolo è in discesa a livello generale. In realtà, però, se non vi siete accorti di questo calo del prezzo della pasta è perché in effetti i pastifici non l’hanno ancora effettivamente messo in pratica, cosa che rende i prezzi sugli scaffali dei nostri supermercati ancora intonsi. Al momento, però, non dobbiamo aspettarci grandi novità, visto che gli accordi tra pastifici e supermercati vengono fatti con largo anticipo, quindi gli effetti di questo calo del costo delle materie prime mostrerà i suoi effetti solo tra qualche tempo.

Ci vorranno un anno o due?

Quando pagheremo di meno?

Difficile rispondere alla domanda con la quale abbiamo chiuso il paragrafo precedente. Per farci un’idea del fenomeno dovremmo rivedere l’andamento del prezzo della pasta negli ultimi tempi, il quale è stato non poco altalenante. Puntare il dito contro i pastifici è comunque sbagliato, visto che tale settore ha invece affrontato incredibili incrementi di costi nel 2021. In quel caso chiesero un adeguamento dei costi, cosa accordata solo dopo sei mesi dalla richiesta. Il problema è che poi la guerra in Ucraina a inizio 2022 ha portato a un nuovo incremento, mettendo nuovamente il settore in difficoltà.

Insomma, ora i pastifici stanno respirando, finalmente. Come detto, però, non è da escludere che i listini verranno modificati nel prossimo anno, magari alla fine del 2024, quando pastifici e supermercati potranno rivedere i propri accordi e adeguarli al calo del grano duro. In questo modo, anche le famiglie italiane potranno avere qualche interessante risparmio sul prezzo della pasta. Lo speriamo davvero.