Il prezzo del gas è ormai alle stelle e ciò sta provocando una grossa crisi energetica. Per fa fronte ad essa il prossimo 9 settembre ci sarà un Consiglio Europeo straordinario per trovare una soluzione contro il caro energia. Il ministro ceco Sikela ha proposto di separare il prezzo della luce da quello del gas ed inoltre ha comunicato che si parlerà anche della proposta del price cup. Parliamo del tetto al prezzo del gas, misura chiesta più volte da Mario Draghi ma che non incontra il favore dei 27 stati.


Intanto per il caro energia si registra una valanga di aumenti. Dall’acqua minerale, al vino, alla birra ai succhi di frutta ci sono aumenti fino al +11% e la situazione è destinata a peggiorare. Questo è quanto emerge dall’ analisi effettuata dalla Coldiretti sugli ultimi dati Istat relativi all’inflazione.

Per il caro energia aumenti in tutti i settori

A causa del caro energia si registrano aumenti di prezzo che vanno dal +11% per l’acqua minerale al 10% per i succhi di frutta. Inoltre aumentano anche del 7% anche le bibite gassate per i costi sempre più salati dovuti all’estrazione dell’anidride carbonica ad uso alimentare.
La Coldiretti comunica che i nuovi rincari sono dovuti principalmente ai costi esorbitanti di produzione nei vigneti e nei campi. I concimi hanno infatti subito un rincaro del 170%, il gasolio del +129% e le bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei campi fino al 300%. In più aggiunge la Coldiretti i costi sono lievitati e lieviteranno a causa dell’aumento di altri prodotti. Parliamo del metallo, del vetro, delle etichette, dei tappi ma anche degli imballaggi e dei contenitori di plastica. Più nel dettaglio il vetro è aumentato del 30% e più, il cartone del +45%, il tetrapack del 15% e la plastica fino al 70%.

La situazione è drammatica per il caro energia

I prezzi della produzione sono aumentati vertiginosamente a causa del caro energia.

Il comparto alimentare, infatti, utilizza grosse quantità di energia in particolar modo per l’elettricità e per il calore. Si aggiungono poi i processi di produzione/trasformazione e conservazione dei prodotti, la climatizzazione degli ambienti di lavoro e il funzionamento delle macchine. Tutti questi fattori incidono sulla bolletta energetica che sale così alle stelle.
Bisogna quindi agire subito e non attendere le prossime elezioni in quanto si mettono a rischio non solo le imprese ma anche le famiglie. Per Ettore Prandini della Coldiretti con i rincari d’autunno saranno a rischio alimentare più di 2,6 milioni di individui ed il numero potrebbe salire vista l’inflazione per la quale la spesa e le bollette costano sempre più.
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