Gli italiani che in queste prime due settimane di luglio sono partiti per la loro prima vacanza di quest’estate hanno dovuto fare i conti con un prezzo di benzina e diesel ancorato attorno ai 2 euro al litro, nonostante il taglio delle accise stabilito dal governo pari a 30 centesimi (provvedimento che scadrà il prossimo 2 agosto). A livello internazionale, rimane l’incertezza relativa alla guerra in Ucraina e alle conseguenti tensioni politico-economiche scatenate dal conflitto, che va avanti ormai da inizio anno.
Prezzi benzina e diesel: M5S e Lega chiedono un taglio di 50 centesimi
Il Movimento 5 Stelle, in accordo con la Lega Nord di Matteo Salvini, punta a un nuovo taglio delle accise che si tradurrebbe in un risparmio di 50 centesimi netti. In questo modo, il prezzo finale del carburante resterebbe abbondantemente sotto la soglia psicologica dei 2 euro, in attesa che la situazione internazionale torni a essere più favorevole in vista del prossimo autunno/inverno.
In particolare, il Movimento 5 Stelle punta il dito contro la speculazione degli operatori, dal momento che il Brent (la tipologia di petrolio più scambiata al mondo) continua la sua fase calante ma il prezzo del carburante si mantiene sugli stessi livelli precedenti al taglio di 30 centesimi applicato dal governo a inizio primavera.
Proroga del taglio delle accise dopo il 2 agosto
Intanto, appare quasi certa una proroga del taglio delle accise anche dopo la scadenza fissata al prossimo 2 agosto, termine ultimo individuato dal governo per il taglio di 25 centesimi sulle accise e circa 5 centesimi sull’Iva.