Da un anno a questa parte non si fa altro che parlare di inflazione, caro-vita, eccetera. Un recente studio però sembrerebbe rimettere tutto in discussione. Più che uno studio, si tratta di un’analisi di più dati effettuata dal Corriere della Sera. Il risultato? Per acquistare una casa oggi in Italia servono gli stessi anni di stipendio di 30 anni fa. Un esempio su tutti: nel 1993 un professore neoassunto avrebbe dovuto devolvere all’incirca 14,9 annualità per l’acquisto di una casa da 80 metri quadrati a Milano; oggi ne servono 15 di annualità.

Prezzi case: i diversi cicli del mercato immobiliare

Detto questo, è sbagliato pensare che il mercato immobiliare sia rimasto fermo in questi trent’anni. Come osserva il giornalista Gino Pagliuca per il Corriere, si possono identificare diversi ciclo. Dal 1993 al 2000, ad esempio, i prezzi delle case sono scesi, dopo che era stata raggiunta la cosiddetta bolla immobiliare nel 1992. Quindi dal 2000 al 2007, con l’avvento della nuova moneta unica, c’è stata una forte ripresa. A spingere in alto i prezzi è stato – come accennato – l’arrivo dell’euro, che oltre a portare su il listino prezzi in tutti i settori ha causato anche un drastico calo del tasso dei mutui.

Dal 2008 si è innescata una nuova frenata, complice lo scoppio della bolla dei mutui subprime e del crollo degli istituti bancari, in uno scenario di grave crisi internazionale. Il mercato italiano riuscì comunque a limitare i danni, dato che rispetto a Paesi come Regno Unito, Stati Uniti e Spagna i mutui erano stati erogati con maggiore prudenza. I prezzi scesero ancora di più tra il 2011 e il 2012, quando la crisi dello spread dei Btp portò a un crollo verticale delle vendite.

Le case sono meno care di 30 anni fa? La risposta ti lascerà a bocca aperta

Tornando al numero di anni di lavoro necessari per acquistare una casa di 80 metri quadrati, prendiamo come esempio Roma: nel 1993 occorrevano 13,1 annualità, oggi 12,5, col massimo storico registrato nel 2008 con 18,2 annualità e il minimo invece nel 1998 quando di annualità ne bastavano appena 8,5.

Insomma, rispetto a molti anni fa, acquistare una casa non è poi tanto più caro. Anche se i prezzi delle case sono cambiati negli anni e bisogna considerare che per comprare un immobile si impiegano quasi gli stessi anni. Il problema è più quello relativo ai mutui. Per quanto riguarda il mutuo a tasso variabile, infatti, la rata è ancora alta e per i prossimi mesi andrà ancora così, poi ci dovrebbe arrivare uno stop dei rialzi dall’inizio del 2024. Almeno secondo le previsioni.

Riassumendo

– La stragrande maggioranza delle persone crede che acquistare oggi un immobile sia più dispendioso di trent’anni fa.
– In realtà le cose non stanno esattamente così. Da un’analisi del Corriere della Sera emerge come in realtà ci vogliano le stesse annualità che ci volevano nei primi anni Novanta.
– A Milano ad esempio per l’acquisto di un immobile da 80 metri quadrati occorrevano 14,9 annualità, oggi 15.
– Stesso discorso per Roma, dove nel 1993 erano necessarie 13,1 annualità, oggi 12,5.
– Nonostante ciò, negli ultimi 30 anni il mercato immobiliare non è stato fermo, anzi.