Continua la stangata sui prezzi di benzina e diesel, che ormai sfiorano i 2 euro al litro. Dopo un periodo di tregua, grazie allo sconto taglia accise che garantirà fino all’8 luglio un prezzo tagliato di 30 cent al litro, i prezzi del carburante sono tornati e ora arrivano a quasi 2 euro al litro anche in modalità self. Da quando è iniziata la guerra in Ucraina, oltretutto, i prezzi della benzina hanno raggiunto cifre record come si nota anche dagli ultimi dati rilevati dal ministero della Transizione ecologica.

Prezzi benzina e gasolio a 2 euro al litro, quanto costa fare il pieno con i rialzi

La benzina ormai tocca 1.940,54, il gasolio al self, si attesta a 1.851,52 euro. Una situazione che sta diventando preoccupante, soprattutto se si pensa che tra un mese scadrà la misura del governo con lo sconto taglia accise e se non sarà prorogato i prezzi potrebbero arrivare ancora più in alto.

Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori:

«Un litro di benzina costa oltre 9 centesimi in più. L’aumento del 4,9% è pari a 4 euro e 53 centesimi per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è maggiore di quasi 13 centesimi, con un balzo del 7,5%, pari a 6 euro e 46 cent a rifornimento. Rispetto all’inizio dell’anno, la benzina è salita del 12,8%, pari a 11,5 euro per un pieno di 50 litri, 265 euro su base annua, il gasolio è aumentato del 16,8%, 13,31 euro a rifornimento, equivalenti a 319 euro annui. Il gasolio, che non è mai sceso sotto i rincari seguiti allo scoppio del conflitto, ora segna un salto settimanale di circa 3,9 cent al litro, 1,94 euro a rifornimento”

Dona fa notare che da tre settimane la benzina è più cara dei 1,869 euro al litro segnalati il 28 febbraio, poco subito dopo l’inizio della guerra in Ucraina e parla di speculazioni.

Misura urgente del governo necessaria

Ora resta da capire cosa vuole fare il governo, anche se è chiaro che senza una proroga o una misura urgente la situazione andrà solo a peggiorare in piena estate, quando gli italiani si spostano per le ferie.

Secondo Unione Nazionale Consumatori il governo non deve solo prorogare lo sconto per i prezzi della benzina e gasolio ma alzare la riduzione di almeno altri 10 centesimi e abbassare l’Iva al 10%. Solo così si potrà uscire dall’inflazione che sta distruggendo il potere di acquisto delle famiglie.