Ieri sera alle 19 è iniziato lo sciopero dei benzinai, che sarebbe dovuto durare fino alle ore 19 del 26 gennaio, ma dopo le ultime mediazioni potrebbe finire prima. Quindi entro stasera. L’incontro con il governo,infatti, ha portato a decisione diverse. Nel frattempo aumentano i prezzi di benzina e diesel. Faib Confesercenti ha deciso di ridurre la protesta ad un solo giorno, quindi tra poche ore i distributori aderenti termineranno la protesta, mentre quelli aderenti a Fegica Figisc e Anisa non fanno marcia indietro e quindi porteranno lo stop fino al 26 gennaio, sempre entro le ore 19 sulle strade normali e fino alle ore 22 sulle autostrade.

Oggi, comunque, sono attese altre novità. Infatti nel pomeeriggio è atteso un nuovo incontro per fermare la protesta entro stasera.

Sciopero benzinai, ancora incerto se finirà oggi 25 gennaio o continuerà ancora

In sintesi, per gli automobilisti, questo significa che alcuni distributori torneranno operativi già da stasera alle 19, mentre altri continueranno la protesta fino a domani, come confermato all’inizio. Certo, non sarà facile capire quali pompe saranno in funzione, soprattutto per chi usa fare carburante sempre al self service. L’elenco, però, è disponibile alla pagina indicata delle Regioni. E mentre si attende la fine dell’incontro che decreterà la riduzione o meno dello sciopero anche per le alte categorie, la presidenza nazionale Faib Confesercenti, in una nota, ha spiegato che:

“Ci sembra un risultato importante la significativa riduzione delle sanzioni, la razionalizzazione della cartellonistica sugli impianti, la rapida convocazione di un tavolo di filiera per affrontare gli annosi problemi del settore. In segno di apprezzamento del lavoro svolto dal Ministro e dai suoi collaboratori, e con l’obiettivo di ridurre il disagio alla cittadinanza, la presidenza Faib ha dunque deciso di ridurre a un solo giorno la mobilitazione”

Insomma, lo sciopero potrebbe terminare già stasera e quindi da domani gli automobilisti potrebbero tornare a fare benzina normalmente senza dover girare per ore.

Prezzi benzina e diesel nel caos, rischio nuovi rincari dal 5 febbraio

Nel frattempo, i prezzi alla pompa di benzina sono tornati a salire. E questo preoccupa non poco. Il prezzo medio nazionale del diesel in modalità self è a 1,89 euro, mentre al servito supera già 2 euro. Anche la benzina ha visto un rincaro dei prezzi, sia al servito che al self service. Secondo gli analisti, però, a partire dal 5 febbraio, potrebbero arrivare nuovi rincari. In quella data, infatti, potrebbe scattare l’embargo totale dei prodotti raffinati provenienti dalla Russia e questo vorrebbe dire che i prezzi del carburante saliranno ancora provocando disagi non indifferenti.
I nuovi rincari dei prezzi della benzina e del diesel sembrano il frutto dello sciopero dei benzinai, che stanno scuotendo un po ‘tutto il settore. Secondo Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, si starebbe assistendo “all’ennesima speculazione a danno dei cittadini”. Infatti- dice il presidente- ci si approfitta del fatto che molti hanno necessità di fare carburante per non rimanere a secco per alzare i costi:

“Una situazione che dimostra ancora una volta come sia necessario intervenire sul fronte della trasparenza e della formazione dei prezzi dal pozzo alla pompa”

Ora si attende, quindi, di capire, a quanto arriveranno i prezzi del carburante nei prossimi giorni.