Si continua a parlare dei prezzi di benzina e diesel che aumentano sempre di più. Ma le tegole per gli automobilisti non finiscono qui. Ormai è sempre più difficile trovare un distributore che vende carburante a meno di 1,9 euro al litro. Spesso si gira senza esito e la paura di ripiombare nel periodo in cui la benzina era carissima non è da scartare. Infatti, solo a gennaio la Guardia di Finanza ha effettuato 2.518 interventi, contestando 989 violazioni alla disciplina prezzi, alcune legate alla mancata esposizione degli stessi e l’omessa comunicazione al ministero.

E i problemi non finiscono qui. Infatti, dal 5 febbraio è possibile che la benzina o meglio il diesel potrebbero aumentare ancora.

Prezzi benzina e diesel, rischio aumento dal 5 febbraio

Ecco perché il governo Meloni, si è detto disponibile a modificare le nuove regole relative ai prezzi sui carburanti. Dopo aver detto addio allo sconto taglia accise, che ha determinato un rialzo dei prezzi, il governo ha varato il decreto trasparenza per contrastare il fenomeno della speculazione sui prezzi, che appunto ha portato la Guardia di Finanza a trovare migliaia di violazioni. I benzinai però hanno scioperato e di conseguenza il governo si è detto aperto a delle modifiche. Intanto, però, i prezzi del carburante stanno aumentando sempre di più e da domenica 5 febbraio si rischia un ulteriore aumento.

Da questa data, infatti, scatterà l’embargo ai prodotti raffinati provenienti dalla Russia, che si estende ai prodotti della raffinazione, a partire dal diesel. Ecco perché proprio il gasolio potrebbe essere il primo a subire rialzi non indifferenti. Il timore è che da domani partiranno nuovi rialzi. Per fortuna, però, le scorte accumulate negli ultimi mesi potrebbero fare da cuscinetto e potrebbero evitare una grossa e immediata impennata dei prezzi.

Se i prezzi del carburante continueranno a salire, ecco che potrebbe scattare l’accisa mobile che parte se se il prezzo “aumenta, sulla media del precedente bimestre, rispetto al valore di riferimento, espresso in euro, indicato nell’ultimo Documento di programmazione economico-finanziaria presentato”.

Continua fenomeno dell’acqua nella benzina

Nel frattempo continua da nord a sud il fenomeno dell’acqua nella benzina. Nei giorni scorsi erano stati segnalati alcuni casi di automobilisti incappati in questo fenomeno a causa di vere e proprie truffe o per la presenza di acqua nei serbatoi dei benzinai.

In ogni caso è molto pericoloso per l’auto e alcuni segnali possono farci capire se per sfortuna siamo incappati anche noi in questo problema.

Ad esempio, se si nota che l’auto ha difficoltà a parte, se si sentono rumori insoliti, se esce del fumo bianco. O ancora se l’andatura procede a strappi è importante controllare se ci sia o meno acqua nella benzina. Per farlo, basta prelevare un po ‘ di carburante e lasciarlo all’aria per qualche minuto e verificare che non si noti troppa acqua oppure procedere con la pasta rivelatrice, che sarà in grado di appurare o meno la presenza di acqua.