Si torna a parlare di prezzi della benzina e del diesel in rialzo dopo un periodo più o meno tranquillo, in cui i costi sono rimasti stabili. Per gli automobilisti, quindi, l’ultimo mese è stato senza scossoni nonostante l‘addio allo sconto tagli accise che ha fatto nuovamente alzare il prezzo del carburante. Il rialzo delle quotazioni internazionali, però, si è tramutato in un nuovo rialzo dei prezzi. E se il metano è calato a 1,83 euro/kg, benzina e diesel hanno visto un aumento che potrebbe essere solo il preludio a una tornata di rialzi.

Secondo la secondo la consueta rilevazione di ‘Staffetta Quotidiana, infatti, Q8 ha già alzato di 1 centesimo i prezzi consigliati. Tamoil invece ha registrato un rialzo di due centesimi.

Prezzi benzina e diesel, nuovi rialzi: cambiamenti in vista per il carburante?

Andando a guardare i prezzi aggiornati, quindi, comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, si nota subito che la benzina al self service costa 1,856 euro/litro e il diesel 1,815 euro/litro. Passando al servito, invece, la benzina ha un costo di 1,996 euro/litro. Il diesel sta a 1,958 euro/litro, il Gpl servito a 0,805 euro/litro, il metano servito a 1,830 euro/kg, il Gnl 1,667 euro/kg. I prezzi sulle autostrade sono ancora più alti. La benzina self service costa 1,936 euro/litro e servito 2,196. Il gasolio self service 1,899 euro/litro, servito 2,166, Gpl è a 0,894 euro/litro, metano 1,844 euro/kg il Gnl 1,596 euro/kg.

Dal 1 aprile cala il prezzo del metano

E se i rialzi di benzina e diesel si stanno facendo sentire nelle ultime ore, come c’era da aspettarselo, dal 1 aprile 2023, calerà di circa 4 centesimi al litro il costo del metano. Come rende noto SFBM (Servizi Fondo Bombole Metano SpA) si tratta della conseguenza del taglio del contributo fondo bombole metano.

Questo risulta ridotto del 35% e quindi passa a 0,040 di euro al metro cubo.
Per 1 milione di italiani che usano l’auto a metano, quindi, si tratta di una bella notizia. Ciò significa che dal 1 aprile potranno spendere meno per fare il pieno.

Secondo il ministro Gilberto Pichetto Fratin, quindi, siamo di fronte a un tassello che fa capire la strategia del governo per contenere i prezzi dell’energia. Tutto ciò è possibile grazie all’ottimizzazione e razionalizzazione dei costi. Secondo Marco Mele, amministratore unico di SFBM, si tratta di una decisione importante che fa parte di un percorso ampio per alleggerire i costi per chi ha un’auto a metano.
Basti pensare, che oggi il prezzo medio nazionale del metano si attesta intorno ai 1,90 euro al kg. Ma con la riduzione del contributo si dovrebbe arrivare a 1,86 euro al litro.