I prezzi di benzina e diesel, che fino a pochi giorni fa si erano abbassati anche grazie al decreto taglia accise e lo sconto di 25 cent al litro, sono tornati a salire. Per gli automobilisti si tratta di una brutta sorpresa, ma a che cosa sono dovuti i rincari? A dircelo alcune analisi, che hanno messo a confronto i prezzi del carburante di oggi con quello di alcuni mesi fa.

Prezzi benzine e diesel, nuovi aumenti per il carburante. Intervengono anche le associazioni dei consumatori

Secondo il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi gli aumenti sono causati dalle speculazioni:

“I rialzi dei listini dei carburanti registrati nell’ultima settimana sono da attribuire alle solite speculazioni legate alle partenze degli italiani, che si uniscono alle ben note manovre speculative sui mercati internazionali.

Tra Pasqua e il ponte del 25 aprile benzina e gasolio hanno registrato nuovi rincari, del tutto ingiustificati considerate le quotazioni del petrolio. È necessario contrastare in modo più incisivo e speculazioni sui mercati dei carburanti e prorogare il taglio delle accise di 25 centesimi almeno fino al 30 giugno”

Con la proroga dello sconto, infatti, sarebbe possibile risparmiare fino a 2,7 miliardi di euro, con effetti benefici anche sui prodotti e sull’inflazione. Quasi sicuramente ci sarà una proroga dello sconto fino al 30 giugno, in caso contrario – ha fatto notare l’associazione – il rischio di prezzi che potrebbero schizzare di nuovo oltre 2 euro è concreto con tutte le conseguenze del caso anche per l’economia.

Importante la proroga dello sconto sul carburante dopo il 30 giugno

Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, i prezzi del carburante sono tornati a salire nonostante l’intervento del governo sullo sconto benzina.

“Secondo i dati di oggi la benzina in modalità self service è a 1,766 euro al litro, un prezzo inferiore a quello della rilevazione del 24 gennaio, quando era pari a 1,779 euro al litro, mentre il gasolio è a 1,767 a euro al litro, un livello ancora superiore a quello del 28 febbraio, dopo l’inizio della guerra, quando era a 1,740 euro.

Tutti i carburanti, poi, sono più cari rispetto all’inizio dell’anno. La benzina è salita del 2,7%, pari a 2 euro e 33 cent per un pieno di 50 litri, 56 euro su base annua, il gasolio è aumentato dell’11,5%, 9 euro e 11 cent a rifornimento, equivalenti a 219 euro annui”

Secondo Dona, da quando è iniziata la guerra in Ucraina, un litro di benzina costa solo 8 cent in meno nonostante il calo delle accise, quindi un calo del 4,5% mentre per il gasolio si parla di un aumento di 4,5 cent e un rialzo del 2,6%. Immancabile il riferimento al taglio delle accise e la proroga che secondo Dona dovrebbe essere allungata anche oltre il 30 giugno.