I rincari dei prezzi di benzina e diesel sono il tema cruciale delle ultime settimane. Soprattutto dopo che ai distributori si è notato un nuovo aumento e in autostrada è quasi impossibile trovare il carburante a meno di 2 euro. Le associazioni di categoria chiedono al governo di intervenire, considerando che era stato lo stesso governo a dichiarare che se il carburante avesse superato 2 euro al litro ci sarebbe stato un intervento. Sulle autostrade, in particolare, i prezzi sono altissimi, e in modalità servito si arriva persino a superare 2 euro.

Salasso carburante, per gli italiani 417 euro di spesa in più in un anno

Le associazioni dei consumatori chiedono a gran voce un intervento, perché i cittadini sono stanchi di dover pagare un pieno così tanto. Secondo Assoutenti, i rincari dei carburanti che si sono osservati nelle ultime settimane potrebbero costare ai cittadini 10,7 miliardi di euro agli italiani, ossia 417 euro di spesa in più in un anno solo per fare carburante.

E non è poco visto che a questa voce di spesa si aggiungono anche tutte le altre relative a spesa e bollette. La situazione comincia ad aggravarsi, per questo secondo le associazioni dei consumatori un intervento è importante. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, però, ha chiarito che tagliare le accise della benzina “costerebbe un miliardo al mese, 12 miliardi l’anno”.

Possibile taglio parziale delle accise grazie all’extra-gettito Iva

Il problema è che a rimetterci è anche la spesa alimentare, infatti, viaggiando su gomma, la maggior parte delle merci, risentono dei rincari del carburante, per questo anche i prodotti che arrivano nei supermercati costano di più. I prezzi della spesa erano già alti prima, adesso si rischia un nuovo salasso che potrebbe ancora mettere in difficoltà gli italiani. Insomma, il taglio delle accise resta l’unica soluzione.

In Puglia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, potrebbero lavorare in tal senso.

Come scrive anche Il Messaggero, infatti, il Governo dovrebbe pensare a un taglio parziale delle accise grazie all’extra-gettito Iva oppure un bonus. Anche se questa strada è più difficile. Salvini e la premier Meloni sono rimasti a colloquio per alcune ore e tra i temi caldi, oltre al taglio del cuneo fiscale, c’è quello relativo ai carburanti. Negli ultimi giorni i prezzi sono leggermente scesi e quindi un intervento urgente sembra escluso ma si potrebbe ragionare su un ritocco di medio periodo. La Lega, infatti, punterebbe a un taglio parziale delle accise usando l’extra-gettito Iva incassato dallo Stato durante la stagione estiva. Un segnale, insomma, ci sarà, anche se non è ancora chiaro se ciò avverrà già nelle prossime settimane.
Il problema del rincaro della benzina, però, rimane tale, soprattutto perché quando aumenta il carburante, come abbiamo appena accennato, anche la spesa costa di più e questo è un danno enorme.

Prezzi benzina e diesel ai massimi: ipotesi taglio parziale delle accise

Intanto, la Guardia di Finanza ha già riscontrato delle irregolarità dopo 40 controlli in provincia di Foggia. Si parla di mancata esposizione dei prezzi, la difformità rispetto a quelli esposti e l’inosservanza degli obblighi di comunicazione all’Osservaprezzi carburanti. Infatti, dal 1 agosto le pompe sono obbligate ad esporre i prezzi medi del carburante ma a neanche un mese dalla novità le Fiamme gialle hanno già riscontrato delle anomalie.

Riassumendo

  • I prezzi della benzina e del diesel preoccupano non poco, sopratutto in autostrada, dove si sono superati 2 euro al litro
  • Secondo Assoutenti per gli italiani questo significa spendere 417 euro in più all’anno
  • Il governo, intanto, potrebbe pensare a un taglio parziale dell’Iva
  • Il caro carburante provoca dei disagi anche ai prezzi della spesa alimentare.