I prezzi di benzina e diesel continuano a preoccupare non poco. Già da luglio scorso sono tornati ad aumentare i prezzi raggiungendo il picco a settembre di oltre 2 euro al litro anche al self. Dopo alcuni giorni di calma apparente e un calo fisiologico, però, il rischio di un nuovo rialzo anche peggiore a causa della guerra in Israele è concreto. Si è persino parlato della benzina a 3 euro, anche se attualmente sembra uno scenario ancora lontano. Quello che è certo, è che per gli automobilisti fare un pieno sarà ancora per diverso tempo molto esoso.

E ora c’è anche un nuovo allarme.

Prezzi benzina e diesel: perché si rischia di rimanere a secco di gasolio, possibili costi folli

Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) nel suo ultimo report sui mercati petroliferi, infatti, quest’inverno rischiamo di rimanere a secco di diesel:

“Dieci mesi dopo l’entrata in vigore dell’embargo dell’Ue sul greggio russo le raffinerie europee faticano ancora ad aumentare i tassi di lavorazione e la produzione di diesel”

Il problema, quindi, sarebbe legato alla raffinazione e il fatto che il caldo esagerato dell’estate scorsa ha obbligato gli impianti a funzionare più lentamente. Secondo l’Aie, quindi, considerando pure che durante la pandemia alcune raffinerie avevano chiuso, in Europa serviranno delle importanti importazioni di gasolio. E potrebbe servire un inverno mite, come quello dello scorso anno proprio per evitare carenze. A questi problemi bisogna aggiungere quelli legati all’approvvigionamento da parte dei paesi esportatori come Russia e Cina. La prima ha ribadito che sta cercando di diminuire la quantità di carburante che manda ai mercati e la Cina ha emesso una nuova quota di export- come scrive Today.

A rischio anche il carrello della spesa, che rischia di costare ancora di più

Ma quali sarebbero le conseguenze di una carenza di diesel? Sicuramente l’aumento dei prezzi alla pompa, ma anche per quanto riguarda gli alimentari.

Infatti, tutti sanno che la maggior parte dei prodotti che acquistiamo al supermercato viaggiano su gomma e quindi se aumenteranno i prezzi del gasolio, ne risentiranno ancora anche i prezzi della spesa alimentare. Insomma, una nuova beffa per gli italiani, che adesso sono alle prese con i prodotti scontati del trimestre anti inflazione, ma se aumenteranno i prezzi del carburante ancora, di fatto cresceranno anche quelli del carrello. In più, fare un pieno potrebbe diventare costosissimo. Sembra non trovare risoluzione il problema dei rincari di carburante e spesa da ormai due anni a questa parte. Con la guerra in Israele, inoltre, oltre a nuovi aumenti per benzina e diesel, si rischiano anche rincari per le bollette di luce e gas. Sarà un trimestre costoso per le famiglie.

Riassumendo

  • Con la guerra in Israele si rischiano nuovi rincari per la benzina e il diesel
  • Il problema, però, potrebbe essere più ampio. Infatti secondo l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) come accenna nel suo ultimo report sui mercati petroliferi, quest’inverno rischiamo di rimanere a secco di diesel
  • Le conseguenze potrebbero essere davvero pesanti non solo per gli automobilisti, ma anche per tutti i cittadini. Infatti, ad un maggior rincaro del carburante, anche la spesa alumentare aumenterà.