Siamo ancora in piena estate ma la polemica intorno al prezzo di benzina e diesel non smette di preoccupare. I prezzi del carburante, infatti, sono ancora in salita e le prime stime, considerando l’esodo e il controesodo estivo, parlano di 2,2 miliardi di euro che andranno nelle casse dello Stato grazie alle accise e l’Iva. Intanto, per chi deve fare carburante, i prezzi sono chiaramente più alti e preoccupano non poco.

Aumento dei prezzi per il carburante

In base all’ultimo aggiornamento del Mimit, infatti, in autostrada la benzina costa mediamente 2,019 euro al litro al self.

Mentre pochi giorni fa il prezzo era di 2,015 euro al litro. Non va meglio per il gasolio al self, che sempre in autostrada costa 1,928 euro al litro mentre il Gpl servito è stabile a 0,842 euro e il metano a 1,528 euro.

Se in autostrada il prezzo della benzina è davvero preoccupante, non va meglio nelle strade urbane. La Puglia si conferma la regione con il prezzo più alto in assoluto: 1,969 euro a litro. Seguita da Calabria, Basilicata, Liguria, Sardegna, Val d’Aosta, Molise, Sicilia, Campania, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Piemonte e Toscana, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Veneto e Marche, dove il carburante in modalità self costa 1,924. Dal 1 agosto, i distributori di carburante hanno l’obbligo di esporre alla pompa i cartelli con il prezzo medio praticato a livello nazionale ma i prezzi del carburante corrono. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha dichiarato che:

“si tratta di una misura risultata pienamente efficace che ha consentito, in un sistema di mercato, di contrastare la speculazione, dando piena trasparenza e quindi consapevolezza e capacità di scelta al consumatore”

Le proteste delle associazioni per i prezzi della benzina in rialzo

Il cambiamento repentino dei prezzi del carburante, in ogni caso, ha portato la Guardia di Finanza a intensificare i controlli.

Dal 1 agosto sono stati effettuati 1230 interventi e sono stati trovati 325 casi di irregolarità. Rispetto a maggio, un pieno di benzina adesso costa 6,6 euro in più, mentre un pieno di gasolio è arrivato a 8,9 euro in più. Secondo Assoutenti, è fondamentale che il governo intervenga con effetto immediato:

“Il governo deve attivarsi introducendo meccanismi automatici di riduzione di Iva e accise su benzina e gasolio in occasione dell’incremento dei prezzi industriali in modo da alleggerire la spesa sia per i rifornimenti, sia per quei prodotti come gli alimentari che risentono dei maggiori costi di trasporto”

Secondo l’associazione, ipotizzando 15 milioni di autovetture a benzina in circolazione con una media di tre pieni per gli spostamenti, lo Stato dovrebbe incassare 2,2 miliardi per merito delle imposte sui carburanti. Considerando che Iva e accise pesano per il 55,6% su un litro di benzina e per il 51,8% sul gasolio e tenendo come riferimento i prezzi medi dei carburanti dal 7 al 13 agosto come comunicato dal ministero dell’Ambiente, gli automobilisti pagano 1,077 euro di tasse su ogni litro di carburante.

Prezzi benzina e diesel di nuovo alle stelle: le accise saranno tagliate o no?

Anche la Federazione italiana gestori carburanti e affini, ha parlato di oltre 16 giorni in cui si notano aumenti quotidiani del prezzo della benzina. Per questo il governo dovrebbe riflettere sulle accise. In più – come fa notare l’associazione:

“il cartello dei prezzi medi, imposto ai distributori dal governo, nulla ha potuto, né ha mai avuto alcuna possibilità di farlo, contro gli aumenti dei prezzi”

Il ministro Adolfo Urso, però, ha risposto con una nota in cui fa notare che il prezzo della benzina “depurato dalle accise è inferiore rispetto ad altri Paesi europei come Francia, Spagna e Germania”. E che non è vero che il prezzo della benzina e del diesel è fuori controllo, anzi “l’Italia ha fatto meglio di altri Paesi europei”.
Al momento, quindi, non sembra proprio che il governo sia intenzionato a ritoccare le accise.

Ora bisognerà vedere se il prezzo del carburante salirà ancora o rimarrà stabile.

Riassumendo

  • Il prezzo della benzina è sempre più caro secondo gli ultimi dati soprattutto in autostrada
  • Lo Stato dovrebbe incassare 2,2 miliardi per merito delle imposte sui carburanti
  • Per questo le associazioni sono sul piede di guerra e chiedono un intervento del governo
  • Il ministro Adolfo Urso con una nota fa notare che il prezzo della benzina “depurato dalle accise è inferiore rispetto ad altri Paesi europei come Francia, Spagna e Germania.