Una dieta sana e salutare è sicuramente la migliore terapia contro pressione alta e aritmia cardiaca: ‘sotto accusa’ è soprattutto il sale, che spesso si ritrova nascosto in molti cibi senza che noi ne siamo consapevoli, e molto importanti sono i sali minerali, come sodio e potassio, perché aiutano a mantenere il corretto equilibrio elettrolitico. In questo articolo faremo il punto della situazione e soprattutto cercheremo di capire quali sono gli alimenti da tenere sotto controllo e quali invece possono essere utili per abbassare la pressione e regolarizzare il ritmo cardiaco.

Per analizzare la propria alimentazione e il proprio consumo di sale consigliamo il test presente sul sito www.sinu.it, nella sezione Questionario. Si tratta della Società Italiana di Nutrizione Umana e può dare un valido aiuto.

Le dosi giuste di sale, sodio e potassio per la pressione alta e l’aritmia cardiaca

Non bisogna esagerare con il sale, che rappresenta uno dei fattori di maggiore rischio per chi soffre di ipertensione e aritmia cardiaca. Secondo l’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) non si dovrebbero mai superare i 5 grammi al giorno, cioè quanto rientra in un cucchiaino da tè, mentre i LARN, cioè i Livelli di Assunzione Giornaliera Raccomandati, parlano di una soglia di 3,75 grammi oltre i quali sarebbe prudente non andare.

Il sale è ‘sotto accusa’ soprattutto per il contenuto di sodio, minerale fondamentale per la regolarità della pressione sanguigna: le linee guida europee parlano di un consumo che non dovrebbe mai superare 1,5 grammi al giorno – il problema è che il sodio non si ritrova soltanto nel sale, ma anche nell’acqua e in altri cibi.

Un altro minerale fondamentale per l’equilibrio elettrolitico e dunque per una corretta pressione arteriosa e un buon ritmo cardiaco è il potassio: qualora ci si trovi in carenza, l’equilibrio potrebbe venire meno e dare problemi – la dose consigliata è di 3,9 grammi al giorno.

Il sale è il vero problema per la pressione alta: ecco i cibi che lo contengono in maniera ‘nascosta’

Secondo le ultime stime, gli italiani hanno l’abitudine a mangiare troppo salato: circa il 90% dei nostri concittadini supera la quota consigliata; nello specifico la media degli uomini è di circa 10 grammi al giorno, mentre quella delle donne è di circa 8 grammi al giorno. Per il potassio vale il discorso inverso: solo il 3% degli italiani ne assume in quantità adeguate, mentre la maggior parte non ne assume che la metà o poco più.

Il vero problema è rappresentato, spesso, dal cosiddetto ‘sale nascosto’, che si trova in cibi insospettabili: attenzione dunque ai prodotti della prima colazione, come biscotti, cereali e dolci, al pane e ai crackers, ai formaggi fusi a fette o spalmabili, ai condimenti come le varie tipologie di salse, alle verdure in scatola. §Il sale poi è particolarmente abbondante nei salumi e nelle carni e nel pesce in scatola, importante poi è la presenza nei cibi pronti: un qualunque prodotto impanato contiene in 100 grammi da tre a cinque volte il massimo che si dovrebbe assumere in tutta la giornata.

Il potassio può essere un amico della pressione e del ritmo cardiaco: ecco i cibi che lo contengono

Per raggiungere la giusta dose di potassio, occorre un’alimentazione ricca di verdura e frutta; in particolare, sono ricchi di questo prezioso minerale cibi come le banane, la frutta secca, le patate, i legumi, i funghi, la cioccolata e la carne fresca, in più si potrebbe utilizzare anche il sale di potassio piuttosto che quello ‘classico’ di cloruro di sodio.

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