Non molto tempo fa, parlando con un’amica, stavamo riflettendo sul fatto che ultimamente sono apparse di nuovo alcune malattie che sembravano scomparse. Ovviamente non abbiamo trovato una risposta sui motivi di tutto ciò. Sicuramente è capitato anche a voi di chiedervi come mai ultimamente si sente sempre più spesso parlare di virus che sembravano scomparsi da 30 anni o più. Da quando all’inizio del 2020 è arrivato il covid-19, è come se si fosse creato un filone legato a virus e infezioni.

Dopo il coronavirus, sono arrivati il vaiolo delle scimmie, il virus West Nile, l’influenza del pomodoro, il virus Marburg e altri dai nomi quasi improponibili che, bisogna dirlo, creano anche una certa ansia.

 Negli ultimi giorni, si è diffusa la notizia del ritorno della poliomielite. L’Oms ha invitato tutte le persone non vaccinate a farlo. Il virus è stato trovato nelle acque reflue di New York, ma anche a Londra e Gerusalemme era scattato l’allarme.

Malattie che pensavamo scomparse ma sono tornate: dalla gotta alla tubercolosi

In realtà ci sono anche altre malattie “di un tempo” che sono tornate in auge. Si va dalla scarlattina, il morbillo, la gotta e la tubercolosi. Ma perchè sono nuovamente aumentati i casi riferiti a queste malattie?
La poliomielite non è l’unico caso di malattia di cui pensavamo di esserci liberati. Il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge, ha spiegato che “i virus della polio derivati dai vaccini risultano rilevati in Israele, Tagikistan, Ucraina e Regno Unito”.
Nel caso della gotta, invece, si pensa che durante i periodi di lockdown molte persone abbiano aumentato il consumo di alimenti take away. Questa malattia colpisce chi ha un’alimentazione ricca di grasso e alcolici e si manifesta con dolori articolari, stomaco dilatato, stitichezza, viso paonazzo, raffreddori e polmoniti frequenti. Almeno qui si è capito il motivo di un aumento dei casi.

Ultimamente si è sentito parlare anche della tubercolosi, un’infezione che colpisce i polmoni tramite droplets e provoca anche tosse con sangue e perdita di peso. L’ultimo focolaio è stato registrato in Galles.

Boom di casi di rosolia e parotite

Pensavate che fosse finita qui? Purtroppo no viene da dire. Nell’ultimo anno sono aumentati anche i casi di rosolia, morbillo e parotite a causa dei minori vaccini MPR somministrati. Durante la pandemia di covid-19, c’è stato un vero e proprio calo di queste vaccinazioni fondamentali per evitare come la peste il contagio. L’OMS aveva contemporaneamente avvertito dell’aumento dell’80% dei casi di morbillo, uno dei virus più contagiosi. Dietro il ritorno di alcune malattie che credevamo scomparse, nella maggior parte dei casi, ci sono o cali di attenzioni verso i vaccini o comportamenti igienici e alimentari scorretti. L’impressione è che dovremo farci l’abitudine e iniziare anche familiarizzare con nomi di virus sempre più strani.