Da qualche mese tutti questi virus di cui si parla in Tv creano non poca confusione. Da quando si è iniziato a parlare di covid-19, è come se l’attenzione mediatica si fosse spostata sui virus di ogni tipo. E così, dopo il coronavirus, sempre attuale oltretutto, sono usciti il vaiolo delle scimmie, il West Nile Virus, i virus Borna e Marburg e l’ultimo arrivato, Langya, direttamente dalla Cina. Ieri ho scoperto dell’esistenza dell’influenza del pomodoro o tomato flu, come la chiamano in inglese.
Nuovo virus influenza del pomodoro o tomato flu, cosa sappiamo ad oggi
Il ministero della Salute indiano ha invitato tutti gli stati alla massima attenzione dopo che alcuni bambini hanno presentato una strana influenza con bolle rosse e ulcere che assomigliano a pomodori. Da qui il nome “tomato flu”. L’influenza del pomodoro è una malattia rara virale, in grado di provocare eruzioni rosse, pelle disidratata e irritata. Le persone contagiate presentano delle bolle molto particolari, simili al pomodoro, oltre ad altri sintomi che elencheremo. Sembrerebbe una variante dell’infezione mani-bocca-piedi (Hand Foot and Mouth Disease HFMD, già nota nel mondo, anche se gli studiosi devono ancora capire la natura ed escludere un collegamento con il covid-19. L’influenza del pomodoro colpisce di più i bambini e negli adulti è decisamente rara o comunque molto meno frequente.
Quali sono i sintomi che possono farla sospettare
Ecco i sintomi che possono farla sospettare:
-febbre
-piaghe in bocca
-eruzioni cutanee
-dolori vari nel corpo
-articolazioni gonfie
-fatica
-vomito e disidratazione
-nausea e diarrea.
A vederli così possono sembrare sintomi comuni al covid o altre malattie.
«La rara infezione virale è in uno stato endemico ed è considerata non pericolosa, ma a causa della terribile esperienza della pandemia di Covid-19, è auspicabile una gestione vigile per prevenire ulteriori focolai»
Si attende ora di capire se può diffondersi anche in altri paesi e arrivare anche in Europa, come accaduto con alcune varianti covid. Nel frattempo, con tutti questi virus circolanti è bene tenere alta l’attenzione, con la speranza che almeno il virus tomato flu non dicenti un’emergenza globale come accaduto recentemente con il vaiolo delle scimmie.