La pianura padana è tra le aree più inquinate d’Europa. A dirlo è il report choc del quotidiano britannico The Guardian, che ha evidenziato come la qualità dell’aria della zona sia tra le peggiori in assoluto. Non è un caso che in molte città che si trovano nella Pianura Padana, vanno spesso in scena domeniche ecologiche ma anche veri e propri blocchi delle auto con motori inquinanti per cercare di limitare il livello delle polveri sottili. Anche nel resto d’Europa, però, non va meglio.

Secondo l’inchiesta in oggetto il 98% della popolazione europea respira aria tossica.

Pianura Padana tra le aeree più inquinate in Europa, i rischi per la salute secondo il report choc del Guardian

In città come Milano, dove dal 1 ottobre scatteranno delle novità per l’Area C e B, ma anche Torino, dove è stata appena scongiurato il blocco delle auto diesel euro 5, l’inquinamento è a livelli molti alti ma il reportage del quotidiano britannico ci va giù duro. Il Guardian lancia un vero e proprio allarme per la qualità dell’aria in pianura Padana ossia quelle regioni come Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, dove sarebbe tra le peggiori in assoluto. Intanto che un intervistato ha confidato che è impossibile vivere in queste zone.

In Italia, solo nel 2020, ci sono state 50mila morti legate all’inquinamento

Il reportage intitolato “Impossible to live like this”: Italy’s Po Valley blighted by air pollution among worst in Europe”, sottolinea che più di un terzo della popolazione che vive in queste zone respira un’aria fino a quattro volte superiore rispetto al limite imposto dall’Oms. In Italia, solo nel 2020, ci sono state 50mila morti legate all’inquinamento. Guardando ai dati dell’Agenzia Europea dell’ambiente, la peggiore è Cremona, dove risultano anche le morti maggiori (150 e 200 per 100 mila residenti).

Il caso Crotta d’Adda

Le regioni che si trovano nella Pianura Padana sono anche le più industrializzate.

La Lombardia, in particolare, è quella che produce più rifiuti animali, concentrati proprio nella zona di Cremona. Il Guardian ha intervistato un uomo che vive in un paese chiamato Crotta d’Adda, dove gli abitanti per due settimane hanno dovuto vivere quasi chiusi in casa per il forte odore che arrivava dall’area agricola. Alcuni sono stati male e hanno persino riportato vomito, vertigini e mal di testa. L’intervistato ha chiarito come sia difficile vivere in queste condizioni, perchè la puzza arriva ovunque e dura tanto tempo.

L’Europa si trova nel pieno di una «grave crisi di salute pubblica».

Secondo il report del Guardian , l’Europa si trova nel pieno di una «grave crisi di salute pubblica».
Il riscaldamento domestico, l’industria, il traffico e l’agricoltura sono le principali fonti di PM2,5. Secondo l’Oms, la concentrazione di queste particelle non dovrebbe superare i 5 microgrammi al metro cubo. Solo il 2% della popolazione vive in aree che rispettano questi limiti. Le conseguenze per la salute fanno capo a tumori, cancro, diabete, depressione e malattie cognitive. Secondo Roel Vermeulen, professore di epidemiologia ambientale all’Università di Utrecht, si tratta di una grave crisi di salute pubblica, soprattutto per le fasce sociali povere che tendono a vivere dove si concentra di più il particolato.

Per quanto riguarda il problema della Lombardia, invece, l’assessore lombardo all’Ambiente, Giorgio Maione ha chiarito che:

“la regione ha compiuto buoni progressi negli ultimi anni nel tentativo di ridurre l’inquinamento”

A contribuire al miglioramento sono state proprio le misure come le restrizioni al traffico, sistemi di riscaldamento più ecologici e incentivi finanziari per migliorare l’isolamento domestico.

Riassumendo

  • Un’inchiesta del Guardian ha svelato che 98% della popolazione europea respira aria tossica.
  • Secondo Roel Vermeulen, professore di epidemiologia ambientale all’Università di Utrecht, si tratta di una grave crisi di salute pubblica
  • Il reportage è davvero allarmante, in particolare è la Pianura Padana una delle zone più inquinate d’Europa
  • Emblematico è il caso di un paese in provincia di Cremona.