Ormai da giorni non si fa altro che parlare dei contatori intelligenti inseriti nel piano energia. Si tratta dello strumento con il quale la Ue vuole razionare e tagliare i consumi contro i rincari. Come accade spesso, però, quando una novità inizia a diventare di dominio pubblico, la confusione regna sovrana. Non di rado si possono ascoltare persone che non sanno nemmeno cosa siano i contatori intelligenti e temono di non averli o magari di dover sborsare del denaro per averli.

In realtà non è così. Gli smart meter almeno in Italia sono stati installati in moltissime abitazioni, si parla proprio di larga scala, per far capire che la percentuale di condomini e case che li hanno già è molto alta. Nessun timore dunque.

Piano razionamento luce e gas, non si devono cambiare i contatori

La Ue, non può obbligare i cittadini a ridurre in modo autonomi l’elettricità e così ha pensato a questi sistemi da remoto che riescono a tagliare la corrente durante le ore di punta senza l’intervento del fornitore. Ormai in Italia è da alcuni anni che la sostituzione sta avvenendo, per cui la maggior parte delle case ne è già dotata. Si parla di almeno 35 milioni di installazioni al 2022. Sarà proprio grazie ai contatori intelligenti che sarà possibile attuare il piano di razionamento del gas. Un piano che prevede anche la tassazione sugli extra-profitti per le aziende operanti nell’energia e il contributo di solidarietà da parte delle società che lavorano i combustibili fossili.

I vantaggi dei contatori intelligenti

Tornando allo smart meter, insomma, il problema italiano non sussiste, perché la maggior parte delle abitazioni ne è provvisto. Oltretutto si rivela molto utile per avere a portata di mano bollette precise e una migliore consapevolezza del cliente finale relativa ai consumi. Senza contare che riducono i costi di gestione e i costi energetici e di consumo.


Con l’arrivo dell’autunno diventa fondamentale fermare i rincari di gas, luce e la crisi energetica come conseguenza della guerra in Ucraina. Entro fine mese dovrebbe arrivare la decisione finale e poi il governo deciderà la fascia oraria nella quale limitare la corrente. L’ipotesi è che si taglieranno i consumi per un totale mensile del 10%, di cui il 5% nelle ore di punta.

Per le famiglie vorrà dire dover rinunciare ad usare due o più elettrodomestici insieme durante le ore di picco. Sicuramente si parlerà ancora per molti giorni del nuovo piano energia, un piano che indubbiamente ci cambierà la vita per qualche mese. Saremo tutti chiamati a rivedere delle scelte, a scegliere quale elettrodomestico dare la precedenza e, soprattutto, a mettere in atto dei comportamenti per risparmiare. E ovviamente ciò comporta a qualche rinuncia.