Gli italiani stanno tutti vivendo momenti di preoccupazione a causa del piano razionamento gas ed energia. Nessuno sa ancora bene cosa ci attende nei prossimi mesi e il pensiero di dover cambiare le abitudini non fa certo piacere. L’Unione europea vuole mettere in atto una sorta di piano razionamento usando i cosiddetti contatori intelligenti in grado di gestire da remoto la potenza dell’elettricità. La possibile decisione di razionare i consumi nelle ore di punta, si traduce nell’impossibilità di usare più elettrodomestici insieme.

Un problema che sembra di poco per qualcuno e insormontabile per altri.

Capita di sentire persone preoccupate a tal proposito e si chiedono: “Io arrivo a casa alle 17 e necessito di usare il forno e la lavatrice nelle stesse ore. Come farò?” o ancora i dubbi di chi ha deciso di usare le pompe di calore invece che la caldaia a gas per scaldarsi. Una scelta green che ora rischia di penalizzare chi ha deciso di attuarla.

Piano razionamento gas un milione di famiglie rischiano di rimanere al freddo

L’allarme era stato lanciato dall’Associazione per il Riscaldamento Senza Emissioni (Arse), secondo cui almeno 1 milione di famiglie rischiano di rimanere al freddo questo inverno, in quanto le pompe di calore fanno parte degli elettrodomestici interessati dal razionamento. Chi ha scelto di abbandonare i combustibili fossili, insomma, durante le ore di punta in cui sarà impossibile accendere più di un elettrodomestico, potrebbe avere più difficoltà di altre famiglie che usano la classica caldaia. Il rischio, insomma, è quello di rimanere al freddo.

L’associazione ha quindi chiesto di garantire una potenza minima a chi ha scelto di scaldarsi con questi nuovi sistemi di riscaldamento. In tutto ciò, sono ancora più di 17 milioni le caldaie a gas presenti in Italia. Un numero che fa ben capire come siamo ancora lontani da scelte green.

Quanto costa fare un lavaggio in lavatrice

I nuovi piani di razionamento ci toccano da vicino proprio perché ci fanno cambiare abitudini e quando si va a sfiorare questa corda, gli italiani sono sempre i primi a lamentarsi. Se si guarda da un’ottica diversa, invece, si noterà come rivedendo un po ‘ le nostre abitudini sarà ancora più facile risparmiare e pagare molto di meno le bollette. Un esempio noto è quello della lavatrice. Non tutti sanno che con i prezzi attuali un singolo lavaggio fatto durante un certo orario è una vera e propria stangata.

Basti pensare che nel 2022 un solo lavaggio costa 1,40 euro contro gli 0,25 euro del 2021. Costo che ci troveremo in bolletta. Pensiamo a quanti lavaggi facciamo a settimana e aggiungiamo nel prezzo finale della bolletta. Discorso che non vale solo per la lavatrice: ma anche per il forno, il ferro da stiro, il condizionatore e via dicendo. Fare due conti potrebbe già essere un passo per cambiare modo di vivere.