Gennaio uguale buoni propositi, soprattutto per la propria salute e forma fisica, con la promessa di perdere i chili accumulati sotto le feste. Ma quante calorie dobbiamo bruciare per dimagrire anche solo di un chilo? È una domanda che in molti si pongono, soprattutto chi vede la dieta come una battaglia difficilissima. Keep calm: per perdere 1 kg bisogna bruciare in media tra le 7mila e le 9mila calorie (in realtà chilocalorie, cioè l’unità di misura dell’energia fornita dai cibi), ma le variabili in gioco sono molte e variano da individuo a individuo (età, peso, sesso, metabolismo). Bisogna poi capire cosa intendiamo per bruciare calorie e che cosa per dimagrire.

In entrambi i casi l’accento va posto sulla perdita di massa grassa e non sul numerino che compare sulla bilancia: pesare un chilo in meno non significa essere dimagriti di un chilo. Mentre per sottrarre al corpo un chilo di massa grassa occorre bruciare, cioè consumare, anche attraverso l’attività fisica, una certa quantità delle calorie introdotte con il cibo. E/o, naturalmente, limitare l’assunzione di alimenti molto calorici. Per capire quanto impegno serva a perdere questa massa si possono usare alcune formule.

Per esempio, come riporta Focus, per calcolare il dispendio energetico di una corsa, basta moltiplicare il numero di km percorsi per il proprio peso corporeo e per un coefficiente di 0,9. Un podista di 80 kg, correndo per 10 km avrà bruciato 720 calorie. Ma quanti grassi avrà perso? In questo caso occorre dividere per 20 il peso per la distanza percorsa, quindi il risultato è appena 40 grammi.

Sì, l’imperativo per dimagrire è ‘muoversi’ ma non tutti il dimagrimento dipende dall’attivistà fisica. In questo caso fortunati sono i pigri che amano stare giornate intere sul divano. Sempre su Focus infatti si legge che il 60% in media del dimagrimento (tra il 45% e il 75% a seconda del soggetto) deriva dal metabolismo basale, ovvero dal dispendio energetico del nostro corpo per funzioni svolte a riposo, come ad esempio la respirazione, la circolazione sanguigna e la digestione.

Un 10% circa dipende poi dall’azione specifica degli alimenti che ingeriamo, e soltanto il 30%, infine, dall’attività fisica.

Ma naturalmente questo non significa che l’ozio sia il miglior modo per dimagrire, al contrario: una dieta equilibrata (i cardiologi suggeriscono la dieta mediterranea) e un’adeguata attività fisica sono i punti cardine per dimagrire e restare in salute.