Manca meno di un mese alle elezioni del 25 settembre, giorno in cui gli italiani saranno chiamati ad eleggere il nuovo Parlamento. E come accade ormai da diversi anni, la percentuale di indecisi o di chi non andrà a votare rimane preoccupante. Sono in tanti oggi a domandarsi per quale partito esprimere la propria preferenza al voto di fine settembre. Una domanda che il più delle volte non trova poi una risposta. Colpa degli eterni slogan, delle scaramucce sui social, del clima avvelenato che si respira in ogni campagna elettorale.

Proviamo allora a fare un passo indietro, concentrandoci soltanto su ciò che c’è scritto nei programmi elettorali.

Il programma della coalizione di centrodestra per le elezioni del 25 settembre

Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia sono le uniche forze politiche ad aver presentato un programma di coalizione unitario. Le proposte centrali fanno riferimento alla flat tax, al presidenzialismo e alla revisione del reddito di cittadinanza. C’è poi una particolare attenzione all’immigrazione, con la proposta dell’attuazione del blocco navale. Sul fronte previdenziale, il programma parla di una generica flessibilità in uscita (a tal proposito, la Lega punta forte su Quota 41).

Il programma del Partito democratico

Piano Italia 2027, questo il nome del programma del Partito democratico per la coalizione di centrosinistra. Esso si poggia su tre punti fermi: diritti e cittadinanza; lavoro, conoscenza e giustizia sociale, sviluppo sostenibile e transizioni ecologica e digitale. Tra le proposte principali contenute nel programma dem c’è anche il taglio del cuneo fiscale. L’obiettivo del Pd è di garantire una mensilità in più a fine anno a tutti.

Il programma di Verdi e Sinistra

L’alleanza Verdi-Sinistra concorre alla composizione della coalizione di centrosinistra insieme al Partito democratico. Verdi e Sinistra si oppongono al presidenzialismo voluto dal centrodestra, anteponendo all’idea della destra una difesa in toto dell’attuale Costituzione.

No anche al nucleare, sì invece agli investimenti sulle energie rinnovabili. Riguardo ai diritti civili, Bonelli e Fratoianni si spendono per la legalizzazione della cannabis.

Il programma del Movimento 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni del 25 settembre riprende i punti centrali del nuovo corso iniziato dall’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte. E cioè: salario minimo legale a 9 euro, nuovo Superbonus, eliminazione dell’Irap, Ius scholae e una legge contro l’omotransfobia. Come fanno notare giustamente gli addetti ai lavori, diversi punti del programma elettorale dei 5 Stelle coincidono con quelli di Piano Italia 2017 del Pd.

Il programma del Terzo Polo

Per il Terzo Polo, nato dopo l’alleanza di Azione e Italia Viva, la stella polare rimane l’agenda Draghi. Sul fronte del lavoro, Carlo Calenda vuole la revisione del reddito di cittadinanza, così come il salario minimo. In materia fiscale, il Terzo Polo propone l’azzeramento delle tasse sul lavoro per i giovani fino a 25 anni. Un altro importante tema è quello dell’energia: dalla battaglia per il prezzo fisso del gas all’energia nucleare come strumento d’aiuto per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni entro il 2050. Infine, Azione e Italia Viva includono nel loro programma l’elezione diretta del presidente del Consiglio.

Il voto si avvicina e diventa importantissimo capire le intenzioni dei partiti per avere chiaro che cosa potrebbe cambiare da ottobre.