Ci sono buone notizie per le pensioni degli italiani. La rivalutazione finale degli assegni previdenziali passa infatti dal 7,3 all’8,1%, come stabilito dall’Istat negli ultimi giorni. In concreto significa che gli aumenti per gli assegni previdenziali saranno un po’ più sostanziosi rispetto a quanto si era calcolato nelle scorse settimane. A cosa si deve questo cambio (finalmente positivo)? Nessuna anomalia, ma il valore medio dell’inflazione misurato alla fine del mese di dicembre, maggiore dello 0,8% rispetto al dato di novembre.

Vediamo che cosa succedere ora con gli assegni previdenziali, tenendo conto che le pensioni superiori a 4 volte il trattamento minimo dovranno aspettare la mensilità di febbraio prima di vedere l’aumento riconosciuto con la rivalutazione precedente.

Gli aumenti previsti con la rivalutazione all’8,1%

Tra 7,3% e 8,1% c’è una differenza pari allo 0,8%: ma in soldoni, a quanto corrisponde a fine mese?

-pensione pari o inferiore a 2.101,52 euro (fino a 4 volte il trattamento minimo): incremento di 12 euro al mese per chi percepisce un assegno previdenziale da 1.500 euro (rivalutazione riconosciuta al 100%);

-pensione tra 2.101,53 e 2.626,90 euro: incremento di 17 euro al mese per chi percepisce un assegno previdenziale da 2.500 euro (rivalutazione riconosciuta all’85%);

-pensione tra 2.626,91 e 3.152,28 euro: incremento di 12,72 euro al mese per chi percepisce un assegno previdenziale da 3.000 euro (rivalutazione riconosciuta al 53%)

-pensione tra 3.152,29 e 4.203,04 euro: incremento di 13,16 euro al mese per chi percepisce un assegno previdenziale da 3.500 euro (rivalutazione riconosciuta al 47%)

-pensione tra 4.203,05 e 5.253,80 euro: incremento di 14,80 euro al mese per chi percepisce un assegno previdenziale da 5.000 euro (rivalutazione riconosciuta al 37%

-pensione sopra i 5.253,81 euro: incremento di 15,36 euro al mese per chi percepisce un assegno previdenziale da 5.000 euro (rivalutazione riconosciuta al 32%).

La fascia di pensionati che riceverà il maggior aumento della pensione sarà quella che percepisce un assegno previdenziale tra 2.101,53 e 2.626,90 euro, con un incremento di 17 euro se l’assegno goduto è di importo pari o superiore a 2.500 euro.

Nota: tutte le cifre prese in considerazione sono da considerarsi al lordo.

Rivalutazione pensioni: quando verrà riconosciuto l’ulteriore aumento dello 0,8%?

Il governo della premier Giorgia Meloni può seguire due strade. La prima porta a un conguaglio da formalizzare all’inizio del 2024, compresi tutti i dodici mesi dell’anno più la tredicesima. La seconda strada prevede invece un anticipo del conguaglio, come insegna il governo precedente guidato dall’ex presidente della Banca centrale europea Mario Draghi. In attesa di scoprire come si muoverà l’esecutivo sul fronte previdenziale, i pensionati possono salutare positivamente la nuova rivalutazione delle pensioni all’8,1% e non più al 7,3%.