Scatta un nuovo allarme pensioni. Stavolta, però, riguarda i dipendenti pubblici e un possibile ritardo del pagamento come segnalato dall’Associazione consumatori Aduc. Ma cosa sta succedendo di preciso? In realtà, non si tratta di un vero e proprio ritardo delle pensioni, ma di una sorta di pensione provvisoria o meno corposa di quanto dovrebbe essere in realtà. Quindi, che cosa possono fare i pensionati per non perderla?
La nota associazione ha diffuso una nota in cui spiega che non di rado arrivano richieste da parte di alcuni ex dipendenti pubblici che ricevono una pensione provvisoria.

Ma perchè le pensioni sono in ritardo?

Pensioni dei dipendenti pubblici pagate in ritardo, più basse e provvisorie

Da quanto si apprende, l’Aduc segnala che la pensione è pagata il giorno dopo rispetto a quello in cui il lavoratore smette la sua attività. In sostanza le prime mensilità sono pagate in base ad un calcolo provvisorio. L’Inps, prima di effettuare il calcolo definitivo, deve prima entrare in possesso dei contributi versati.
In sostanza, potrebbero trascorrere sei mesi all’anno per poter ricevere l’importo e gli eventuali arretrati delle pensioni. Alcuni ex dipendenti avrebbero segnalato che a distanza di anni ancora non sono state liquidate in via definitiva. Secondo Aduc, dopo tre anni dalla prima erogazione, il cittadino può vedere decadere i diritti e quindi la pensione provvisoria potrebbe diventare quella definitiva. Si rischia, insomma, una pensione provvisoria per sempre.
Quindi cosa devono fare i pensionati per difendersi da questa situazione? L’associazione consiglia a tutti coloro che si stanno avvicinando al limite dei tre anni di decadenza di mandare una missiva di sollecito e messa in mora all’Inps.

Attesa per la riforma pensioni

La questione pensioni, poi, prende una piega molto più ampia se parliamo della futura riforma pensioni. Infatti, il confronto tra sindacati e governo che era atteso il giorno 8 febbraio è stato rimandato al 13 febbraio dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone.

Si tratta di un incontro molto atteso, perché in ballo c’è anche la questione Opzione Donna per cui il governo teme anche alcune proteste. Tra i punti da chiarire troviamo anche quelli sulle risorse da destinare alla riforma delle pensioni.
I sindacati, inoltre, stanno attendendo anche un documento che fissi le modifiche alla legge Fornero, anche se per adesso non ci sono punti né date. Il governo ha promesso che entro la fine della primavera sarà trovato un accordo in modo da poter stanziare le risorse con il Def.

L’idea del governo, è quella di definire le linee guida della nuova riforma entro l’estate, in modo da avviare gradualmente il nuovo percorso per superare la legge Fornero prima dell’inizio del 2024. I sindacati, però, chiedono un segnale sulla strada che il governo vuole intraprendere sulle pensioni nel Documento di economia e finanza (Def) che dovrà essere presentato ad aprile. Vedremo, quindi, se i prossimi giorni saranno risolutivi o no.